adattamento, ascolto, clima organizzativo
“Taci”, punto! È la proposta di D’Annunzio ne La pioggia nel pineto. Peraltro, mi è sempre sembrata piuttosto perentoria. Forse era un invito che rivolgeva a se stesso, prima che al lettore, visto che in quanto a parlare, non si è mai tirato indietro. In ogni caso, è un’indicazione volta a favorire un contesto di attenzione e di ascolto, per poter assaporare il clima. Solo nel silenzio si può udire il suono della pioggia che cade “sui nostri vestimenti leggieri”. Leggi tutto >
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Quanto sono felici sul lavoro i tuoi collaboratori? Sei circondato da una squadra di facce sorridenti o c’è sempre una nuvoletta nera che incombe sul team?
In un recente articolo, BizNews elenca le sette aziende “più felici” della Silicon Valley e offre alcuni preziosi spunti su che cosa rende un ambiente di lavoro veramente “appagante”. ‘Leadership riconosciuta e competente’, ‘provare orgoglio per il prodotto del proprio lavoro’ e un ‘buon equilibrio tra lavoro e vita privata’ sono fra le ragioni più citate, ma anche ‘lavorare con persone sveglie’ e ‘cibo gratis’ emergono come molto rilevanti. Entra a pieno diritto nella top list anche lavorare in ‘un team dinamico e in buona salute’. Leggi tutto >
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Quando si parla di social media risulta immediato pensare a Facebook e Twitter, quindi anche legittimo domandarsi come questi strumenti, nati per riallacciare contatti con vecchi compagni di scuola e condividere i propri interessi – e non solo – possano trovare un utilizzo aziendale. Le potenzialità dei social media spesso travalicano quello che risulta essere l’utilizzo finale dei più. I social media in ambito aziendale possono essere realmente utili per guidare l’innovazione, migliorare le procedure di lavoro, coinvolgere e far sentire tutti i dipendenti veramente partecipi dell’organizzazione e collaborare fra loro. Leggi tutto >
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Pratiche aziendali e riflessione teorica a confronto sul benessere organizzativo
Non è facile attualmente parlare di benessere organizzativo –tema sfidante per l’Hr manager– a causa della criticità della situazione odierna nel mondo del lavoro, intrisa di precariato, insicurezza e diffuso stress. È tuttavia opportuno parlarne, soprattutto dal punto di vista psico-sociale, per l’elevato grado di reciprocità della relazione tra organizzazione e lavoratori: infatti se l’organizzazione investe in benessere –con formazione, supporto nella gestione del lavoro e dello stress, attenzione al bilanciamento delle richieste di conciliazione casa-lavoro, iniziative di welfare aziendale ecc.– i lavoratori si sentono impegnati, ritenendo che ciò sarà riconosciuto e apprezzato, in comportamenti di restituzione, che si traducono in performance superiori. I due soggetti che possono dar voce a un discorso sul benessere organizzativo in azienda sono il mondo Hr e gli attori che contribuiscono a preservare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Asam, l’Associazione per gli Studi Aziendali e Manageriali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha dato vita agli Innovation Labs, gruppi di lavoro formati da manager e presidiati da un docente esperto sul tema specifico.
Tra questi, quello sul benessere organizzativo, presidiato da Fabiana Gatti, Responsabile formazione ASAM e ricercatrice e docente di Psicologia sociale della comunicazione mediata dell’Università Cattolica di Milano, e guidato da Paola Salazar, Senior associate dello Studio legale LabLaw, ha analizzato assieme ai manager partecipanti alcuni temi caldi –quali il work life conflict e il work life balance e il processo di valutazione dello stress lavoro correlato come occasione di miglioramento del benessere– con l’obiettivo di confrontarsi e condividere idee, modelli e prassi utili a migliorare il benessere aziendale. I risultati del tavolo di lavoro sono stati presentati nel primo evento del 2012 rivolto alle aziende, svoltosi il 25 gennaio presso l’Università Cattolica. Leggi tutto >