Cinque modi per creare un team affiatato

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Come creare un team affiatato 3Quanto sono felici sul lavoro i tuoi collaboratori? Sei circondato da una squadra di facce sorridenti o c’è sempre una nuvoletta nera che incombe sul team?
In un recente articolo, BizNews elenca le sette aziende “più felici” della Silicon Valley e offre alcuni preziosi spunti su che cosa rende un ambiente di lavoro veramente “appagante”. ‘Leadership riconosciuta e competente’, ‘provare orgoglio per il prodotto del proprio lavoro’ e un ‘buon equilibrio tra lavoro e vita privata’ sono fra le ragioni più citate, ma anche ‘lavorare con persone sveglie’ e ‘cibo gratis’ emergono come molto rilevanti. Entra a pieno diritto nella top list anche lavorare in ‘un team dinamico e in buona salute’.

Allora, a parte una fornitura quotidiana di cornetti caldi, che cosa si può fare per creare un ambiente di lavoro positivo e collaborativo?

  1. Presentare il quadro complessivo
    Se le persone hanno un’idea chiara sulla meta, possono comprendere meglio in che modo dare il loro contributo e sono molto più motivati a diventare attori proattivi lungo il cammino. Se invece non comprendono correttamente quale sia l’obiettivo finale, si corre il rischio che assegnino le priorità sbagliate, entrino in conflitto con altri colleghi che sono sulla strada maestra oppure causino risentimento per le involontarie intrusioni nel territorio altrui. Assicurati che ognuno abbia chiaro l’obiettivo del team e comprenda quale sia il cammino che è necessario intraprendere per raggiungerlo. Le persone sono molto più motivate, desiderose di supportarsi l’un l’altro e felici sul lavoro se percepiscono un senso di responsabilità condivisa ed uno scopo comune con gli altri colleghi.
  2. Essere un buon Leader
    Guidare un team non è solo esercizio di dare istruzioni e aspettare che le persone eseguano. I migliori leader sono partecipativi e vestono i panni di “facilitatori” ed “attivatori” piuttosto che semplici coordinatori del proprio team. Le persone sono molto più motivate a dare quel quid in più se possono contare sul fatto che anche il loro leader non esiterà a tirarsi su le maniche e collaborare nel momento del bisogno. Devono poter sentire che il leader è dalla loro parte, che lotterà per rimuovere gli ostacoli che si presentano lungo il cammino e darà man forte nei momenti di maggiore difficoltà. Assicurati anche di essere un leader aperto e “alla mano”, con cui le persone possono parlare se emergono problemi e difficoltà con un progetto oppure all’interno del team.
     
  3. Creare un clima aperto e coinvolgente
    Si può tagliare una torta in mille modi diversi ed è un dato di fatto che in un team non sempre si può essere daccordo su quale taglio sia meglio operare. Il conflitto, tuttavia, non deve necessariamente essere visto come motivo di dispiacere o sintomo di malessere del gruppo. Il segreto è creare un clima di fiducia e rispetto in cui le persone possono confrontarsi liberamente, argomentare le proprie idee e manifestare il proprio dissenso, prima di raggiungere il consenso o, nella peggiore delle ipotesi, un compromesso accettabile per tutti. Assicurati che la cultura del team sia votata ad accogliere favorevolmente nuove idee, incoraggiare dibattiti costruttivi, e sempre governata da un senso di cooperazione e fiducia reciproca.

  4. Concentrati sui punti di forza
    Come creare un team affiatato 2In un articolo apparso su Management Today, la psicologa Sarah Lewis consiglia di stimolare il team a riconoscere e valorizzare i propri punti di forza. “Più siamo in grado di mettere le persone nelle condizioni di esprimere appieno i propri punti di forza nel lavoro, più queste sapranno auto-motivarsi,” sostiene Sarah. Domande come: ‘in quali circostanze ti senti più motivato al lavoro?’ e ‘quali attività trovi più facili e piacevoli da svolgere rispetto ad altri’, possono aiutare le persone a riconoscere quali sono i loro punti di forza. Grazie a queste informazioni è possibile poi individuare le opportunità ideali per consentire alle persone di valorizzarli al meglio nel lavoro. “Assegna i compiti in base ai punti di forza piuttosto che al ruolo e conferisci la delega, laddove possibile, a chi si è offerto volontario piuttosto che imporla,” afferma Sarah. Le persone desiderano affermarsi ed eccellere – offri quindi opportunità in abbondanza per consentire loro di fare le cose che sanno fare bene.

  5. Celebra i successi e divertiti
    Come creare un team affiatatoI team in salute lavorano sodo ma si divertono anche un mondo insieme. Assicurati di dedicare tutto il tempo necessario per festeggiare i successi del gruppo, non solo al raggiungimento di un risultato particolarmente eccezionale, ma anche quei piccoli traguardi lungo il cammino. Non è necessario organizzare un grande e costoso evento; un caffè e una fetta di torta durante la pausa pranzo del venerdì sono spesso sufficienti a far sentire le persone valorizzate (inoltre soddisfa la già citata richiesta di ‘cibo gratis’!). Dare regolarmente un riscontro, riconoscere pubblicamente l’impegno profuso e dire un semplice ‘grazie’ possono aiutare a creare quel clima positivo in cui tutti si sentono motivati e desiderosi di fare squadra. Anche partecipare ad attività di team-building può aiutare le persone a stringere relazioni più forti divertendosi. Non è necessario organizzare giornate in barca a vela o discese di rafting, spesso cucinare e pranzare insieme, ad esempio, sono occasioni efficaci per cementare il gruppo.

Cosa fa la tua organizzazione per favorire lo spirito di squadra? Fateci sapere quali soluzioni avete adottato per creare un ambiente di lavoro centrato sul gruppo. 

Blog di Erika Lucas del 17 Aprile 2013; tradotto a cura di Cezanne HR

Comments (2)

  • perfettamente in linea con quanto scritto nell’articolo peccato che in Italia si tratti di una possibiltá remota di realtà. Nel mio ufficio per es siamo 18 persone e pur lavorando insieme da più di due anni non è mai stata pianificata una riunione di gruppo. Lavoriamo per gli stessi obiettivi senza essere pienamente a conoscenza del lavoro altri, senza essere motivati, senza essere tutelati da un capo che pensa esclusivamente al proprio singolo interesse.
    Penso sia demotivante, poco produttivo e decisamente poco soddisfacente il singolo e il gruppo.
    Vorrei sperimentare realtà più evolute e consapevoli della portata di un’impostazione più umana e collaborativa….

  • Io in ufficio non ho mai voluto festeggiare i compleanni. Ed ho sempre evitato le cene sociali. Nel mio lavoro il capo mi ha raramente elogiato ma mai criticato.

    Ho raggiunto 4 obiettivi su 10 senza problemi o ritardi e 6 Obiettivi su 10 con rimedi efficaci entro 4 ore. Però nel processo di riorganizzazione della squadra sono stato tra i primi lasciati fuori.

    Si sono tenuti colleghi pasticcioni seriali a cui ho dedicato, all’inizio anche volentieri, ore del mio tempo per tirarli fuori dai casini. Si tengono Casinisti con 1 Obiettivo pulito su 10. La meritocrazia funziona all’estero ma non in Italia!

    Allora esorto tutti a staccare dopo le ore di lavoro e non farsi coinvolgere in ore di palestra, di mezzo fondo, e di downhill. Senno il lavoro dura 24 ore e il burnout arriva in men che non si dica.

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