Alenia Marconi Systems, lavorare all'estero, manager all'estero, project management, risultato competenza
Portsmouth è un porto nella nebbia, al di là della Manica che separa la grande isola dal resto d’Europa. L’ho conosciuta nell’esperienza in Alenia Marconi Systems nei mesi invernali, quando un vento gelido turbina tra le case di mattoni rossi e le taverne del suo piccolo cuore antico. Per il resto, capannoni, cemento e ampi prati anonimi di periferia industriale. In primavera è diverso, l’opacità del cielo, del mare e delle stesse aree industriali cede al colore e tutto si lucida di luminosità. Oltre il porto puoi scoprire l’Isola di Wight, sederti sul bordo del molo e sognare l’età che non ritorna, quella di quando anche tu eri un figlio dei fiori. Leggi tutto >
change management, competenze trasversali, selezione del personale
La selezione è il primo gradino in ogni piano di Change management avviato dalle imprese che investono sul proprio futuro. “Change” inteso nella sua pienezza, come “politica del cambiamento” non solo di cultura, ma delle persone stesse. Dopo decenni di relazioni sindacali, sviluppo organizzativo e gestione, la selezione comincia ad assumere oggi, almeno nelle imprese di frontiera, una valenza strategica che la rende diversa dalla routinaria attività del passato. Leggi tutto >
Francesco Donato Perillo, gig economy, lavoro
Gestire un’organizzazione, scriveva Mintzeberg, “è come tenere in ordine una casa […] dove i rubinetti gocciolano di continuo e la polvere riappare non appena la si è spazzata via” .
Ogni riflessione sulla pratica delle Risorse Umane dovrebbe partire da qui. Perché l’oggetto di chi opera in queste funzioni non è tanto la persona, ma la persona che gestisce persone: il manager.
La primaria responsabilità della funzione è abilitare e supportare il management nell’esercizio del governo e dello sviluppo dei collaboratori: un ruolo perciò di “management coach più che di business partner”, come recita una definizione in voga. Leggi tutto >
autoformazione, formazione, formazione neuroscienze, quadro
Una delle frasi ricorrenti nella retorica manageriale, almeno nella mia esperienza, era la seguente: “Chi nasce tondo non può diventare quadro”. Una sentenza di cassazione pronunciata a ogni livello organizzativo dal caposquadra al caporeparto, passando per il Big Boss seduto nel Comitato di direzione, al capoazienda.
Una rassegnata litania ad alta voce, indirizzata al Responsabile del Personale di turno per dire, con felice sintesi, che quel collaboratore ha limiti invalicabili, nessun potenziale, nessuna capacità di crescita professionale. Un cervello di legno e non certo neuroplastico. Leggi tutto >