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A cura della redazione

Gianpiero Violini, un 48 enne della provincia di Cuneo dipendente di Alstom Ferroviaria, è il più bravo saldatore d’Italia: si è classificato al primo posto della competizione promossa da Randstad Technical con Lincoln Electric e patrocinata dall’Istituto Italiano della Saldatura. Tre Prove di saldatura a filo tra i 16 migliori professionisti d’Italia hanno decretato il campione dell’edizione 2013. Leggi tutto >

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La multinazionale olandese Randstad, seconda azienda al mondo nel mercato delle risorse umane, il 7 giugno 2013 ha ricevuto l’approvazione da parte della Commissione Europea per la proposta di acquisizione − annunciata il 4 aprile − delle attività di staffing di alcune società europee del Gruppo USG People.

Con il via libera della Commissione Europea Randstad si appresta ad acquistare le attività di staffing della società in Spagna, Italia, Polonia, Svizzera, Lussemburgo e Austria. Grazie a questa operazione il gruppo olandese crescerà in termini di posizione di mercato e capillarità territoriale. L’investimento, pari a 20 milioni di euro, offrirà inoltre a Randstad una significativa opportunità di crescita e creazione di valore per i propri azionisti. Leggi tutto >

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Da un sondaggio condotto fra gli utenti di InfoJobs.it, grande realtà italiana nel recruiting online, quasi la metà degli italiani (49%) ritiene che avere un ottimo feeling con i propri colleghi influisca sull’ambiente di lavoro in termini i ‘sentiment’ da un lato e sulle performance lavorative dall’altro.

Si sa, l’ufficio è il luogo dove si trascorre la maggior parte del tempo. Per questo lavorare in un ambiente sereno e accogliente può davvero fare la differenza.
Lo pensa il 47,4% degli intervistati impegnati a instaurare un clima collaborativo con tutti i colleghi, mentre il 32,5% coltiva buoni rapporti solo con le persone che sente più affini. E ancora, il 18% del campione dichiara di sviluppare relazioni formali e solo il 2,1% è spesso coinvolto in situazioni conflittuali.
Le sinergie passano attraverso delle buone relazioni interpersonali, ma anche dall’intesa alimentata da un rapporto di maggior profondità. Ma di fatto il 13,4% degli utenti intervistati ritiene che il rapporto di amicizia possa avere ricadute negative sul lavoro, specie nei momenti di confronto o, peggio, disaccordo.
La schiera dei neutrali rispecchia il 37,6% del campione per cui essere amico di un collega non influisce in alcun modo sulle performance lavorative. Leggi tutto >

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Il ConsumerLab di Ericsson, azienda svedese nella fornitura di tecnologie e servizi per gli operatori di telecomunicazioni e per le imprese, ha rilasciato Young professionals at work, un nuovo report che studia l’ultima generazione entrata nel mondo del lavoro: i millennials. In particolare i giovani laureati e ambiziosi che, guardando al futuro, si vedono in posizioni di vertice. Chi sono? Come deve essere secondo loro l’azienda ideale? Quali sono i loro atteggiamenti e comportamenti nei confronti di comunicazione e tecnologia? Tra i risultati emerge che i millennials portano sul luogo di lavoro un bel po’ della propria vita privata, ma non permettono al lavoro di interferire con essa. Sono desiderosi di fare bene sul posto di lavoro, ma per loro è impossibile lasciarsi alla spalle la propria vita personale: controllano abitualmente Facebook, utilizzano chat e inviano e ricevono messaggi sui loro dispositivi durante la giornata. Tutto questo è percepito come un diritto piuttosto che un benefit. Ben il 45% dei millennials utilizza al lavoro i propri telefoni personali, che pagano da soli. Questo significa che questi giovani pagano il loro telefono anche per l’uso che ne fanno al lavoro. Oggi, il 23% dei loro ha un telefono cellulare (generalmente uno smartphone) totalmente o parzialmente pagato dall’azienda per cui lavora. Infine, sono impazienti: come parte della generazione Facebook, vogliono una gratificazione istantanea. Questo porta a una bassa tolleranza nei confronti di tutte quelle modalità di comunicazione lente che non garantiscono un riscontro immediato. Le caratteristiche dell’azienda ideale secondo i millennials: Leggi tutto >

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