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Viaggio in una delle competenze emotive: la Leadership ispiratrice

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Qual è la differenza tra obiettivo e scopo? In questa circostanza, la questione così posta non è tanto significativa sul piano semantico, seppure questo potrebbe aprire una affascinante disquisizione di natura linguistica, quanto su quello della gestione della relazione con i propri collaboratori e, in senso più ampio, con i membri del gruppo di lavoro.

A partire dalla fine degli Anni 60, i contributi della teoria motivazionale del “Goal Setting”, sviluppati da Locke e Latham, hanno messo in luce la diversità di impatto, a livello individuale, del lavorare orientandosi verso il raggiungimento di un obiettivo, rispetto al lavorare per task quotidiani.

Riconoscere che gli obiettivi sono i primi precursori e regolatori di gran parte del comportamento umano ha portato a considerare il tema della motivazione individuale e, conseguentemente quello della performance, da un punto di vista diverso, con un impatto a livello lavorativo e, ancora più ampio, a livello organizzativo e di specificazione dei job.

Il contributo di Goleman nel proporci il concetto di leadership ispiratrice pone, però, un importante interrogativo, che origina da un’affermazione tanto semplice quanto risolutiva: “Gli obiettivi sono importanti. Ma gli obiettivi non sono scopi”. Qual è, quindi, la differenza e perché è così determinante in tema di motivazione e di leadership?

Per provare a rispondere a queste domande diventa centrale focalizzarsi sul concetto di “significato del lavoro”. Il significato si può descrivere come l’opportunità che una persona percepisce di perseguire un obiettivo valido.

In altri termini, potremmo dire che questa percezione coincide con la sensazione che un individuo può sperimentare, nello svolgimento del proprio lavoro, che ciò cui si sta dedicando valga il tempo e soprattutto l’energia che sta impiegando, ovvero che il proprio obiettivo rivesta una certa rilevanza nell’ordine delle cose e che le proprie azioni abbiano una reale importanza.

Le più recenti teorie sulla motivazione intrinseca rinforzano questo concetto, sostenendo che le persone desiderano fare un lavoro significativo, che comporti delle differenze, e che la sensazione di svolgere un compito importante costituisce una forte leva motivazionale in grado di liberare energie e produrre entusiasmo sul lavoro.

Non possiamo, però, immaginare che questo processo si origini e si alimenti spontaneamente: ecco il valore e la funzione della leadership ispiratrice nelle nostre relazioni con i collaboratori e con i membri del nostro team di lavoro.

Servono valori e motivazioni

Come si può trasformare la quotidianità di un’attività lavorativa in una esperienza percepita come significativa ed emotivamente coinvolgente?

Il primo passo è certamente quello di dar vita a un quadro condiviso di valori al cui interno le persone possano lavorare, valori che le persone riconoscano autentici e in cui si possano riconoscere.

In secondo luogo, deve essere dedicata attenzione al comunicare il motivo per cui vengono posti alcuni obiettivi e determinate azioni debbano essere intraprese. Valori, obiettivi e azioni richiedono, inoltre, di essere contestualizzati in una immagine del futuro chiara, realistica, ma al contempo positiva e sfidante.

Ciò significa saldare la visione del futuro allo scopo e, quindi all’importanza che avrà, connettendola ai valori con cui realizzarla, per accendere entusiasmo e passione nelle persone.

Ispirare i collaboratori e i membri del team nel perseguimento di una visione condivisa e sviluppare un senso di scopo comune nei compiti quotidiani da svolgere e negli obiettivi da realizzare, diventa quindi compito fondamentale nell’esercizio della leadership.

Una leadership in grado di orientare i comportamenti e di coinvolgere le persone, motivandole a dare di più e rendendole partecipi di una realtà condivisa.

Quando il nostro lavoro è pregno di significato e collegato a una visione di un futuro possibile e stimolante in cui credere, lavoriamo più duramente, pensiamo meglio e ci impegniamo di più sul lavoro, con effetti positivi sulla performance individuale e organizzativa. Perché, citando Goleman, “l’ispirazione fa tutta la differenza”!

Francesca Chiara – 300GRAMMI

 

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