La natura insegna: strumenti per un management efficace

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Cosa hanno in comune il sonar, l’elicottero, i droni e i pannelli solari? Sono tutte invenzioni dell’uomo ispirate dall’osservazione di piante e animali. La biomimetica è infatti la scienza che studia le forme della natura e le applica alle tecnologie. Perché quindi non applicarle al management? Proprio su questo tema il 29 ottobre scorso si è tenuto il seminario organizzato da Granchi&Partners dal titolo Natura Magistra …Management – Lezioni di strategia dal mondo animale e vegetale per fornire ai manager nuovi spunti di riflessione e gestire le aziende in modo efficace, efficiente e… sostenibile!

Da anni Granchi & Partners lavora con le aziende utilizzando strumenti e tecniche del pensiero sistemico e della responsabilità sociale di impresa (CSR). Dall’esperienza quotidiana della società di formazione sono molte le organizzazioni eccellenti che hanno creato, spesso senza esserne consapevoli, modelli di business a grande valore aggiunto, ispirandosi proprio alle leggi fondamentali della natura.

Durante il seminario si è parlato di:

  • pianificazione evolutiva;
  • modelli organizzativi e comunicazione;
  • negoziazione;
  • problem solving creativo;
  • teamworking.

Pianificare al meglio gli obiettivi aziendali significa ragionare in una logica di lungo periodo, imitando il comportamento degli uccelli migratori e il processo di impollinazione delle piante. Perché gli uccelli? Perché hanno ben chiara la direzione in cui vogliono andare, perché mettono in atto comportamenti preparatori, dunque valutano attentamente i rischi e, soprattutto, volano in formazione, insieme. E le piante cosa c’entrano? Anche loro fanno un’analisi dei rischi e utilizzano strategie diversificate per passare dagli obiettivi ai piani d’azione.

Mappare i processi, individuare le responsabilità, mettere in atto processi comunicativi efficaci: imitando il modello dell’alveare e la struttura modulare della pianta si può organizzare in maniera efficace il proprio lavoro e quello dei collaboratori.

Migliorare la capacità di negoziare con il cliente interno ed esterno prendendo spunto dai meccanismi simbiotici tra animali e tra piante e animali. Cosa apprendere dal modello della simbiosi? Innanzitutto la logica win-win, poi a gestire la controparte, a valorizzare la diversità e la flessibilità.

La simbiosi è utile anche quando si parla di CSR e stakeholder engagement. Gli stakeholder sono per definizione in conflitto tra loro. Non si possono dunque soddisfare nel breve le esigenze di tutti. Ma nel lungo periodo questo è possibile. Come? Con il mutualismo! Pensiamo alle radici delle piante e alla relazione che instaurano non solo con la pianta ma anche con il contesto circostante: il terreno, i funghi, per esempio. Le radici sono gli asset intangibili che non vediamo, ma che sono fondamentali per il funzionamento delle organizzazioni. Sono il capitale umano e relazionale. Coinvolgere tutti gli stakeholder è quindi un’azione che non va sottovalutata se vogliamo massimizzare il valore in azienda.

Risolvere in maniera creativa i problemi approfondendo le strategie dei corvi, polpi e piante carnivore.

Utilizzare, infine, entrambi gli emisferi del cervello, così come servirsi simultaneamente delle tecniche creative e di quelle logiche di problem solving significa gestire in maniera efficace il team imparando dagli sciami e dall’intelligenza distribuita delle piante.

www.granchiepartners.it

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