competenze leader, cultura del feedback, essere manager, mindset da leader, rapporto capo-dipendente
È in uscita, da FrancoAngeli, l’edizione italiana del libro di Scott Miller, Todd Davis e Virginia Roos Olsson: Everyone Deserves a Great Manager. The six critical practices for leading a team. A prima vista, si tratta di uno dei soliti manuali americani che si rivolgono agli uomini d’azienda proponendo ricette semplici per risolvere problemi complessi.
In realtà, si tratta di un contributo da prendere in seria considerazione, perché proviene da veri specialisti del coaching, che operano nell’ambito della FranklinCovey, la società che prosegue l’opera di Stephen R. Covey, uno dei più noti guru della formazione e del coaching, scomparso nel 2012. Leggi tutto >
Anna Deambrosis, benessere, cultura aziendale, donne manager, Donne senza Guscio, essere manager, governance, governo, Isabella Covili, lavoratrici, leadership, Luisa Pogliana, modelli organizzativi, modello manageriale, navigare a vista, organizzazione del lavoro, Patrizia Di Pietro, Pina Grimaldi, potere, potere in azienda, soffitto di vetro, work life balance
di Luisa Pogliana
Le donne in azienda hanno affermato differenti modi di essere manager, che portano a proposte innovative su molti aspetti della vita aziendale. Eppure, a fronte di tutto questo, c’è una difficoltà diffusa: il rapporto con il potere. Che cosa motiva questa resistenza? Rispetto a un potere maschile fondato su dominio e controllo, al quale si sentono estranee, le donne esprimono un’altra concezione del potere. Esprimono una cultura di governo, un diverso modo di governare le aziende. Leggi tutto >
ascolto organizzativo, benefit, crisi, essere manager, etica, etica del lavoro, Francesco Donato Perillo, management, responsabilità, SCA.ma Industries
di Francesco Donato Perillo
Lo status del dirigente in SCA.ma Industries SpA era diventato ormai qualcosa di acquisito e d’indiscusso, come il privilegio dell’Ad di pranzare a mensa, in uno spazio riservato, servito da un cameriere dedicato; così come acquisito era il diritto del dipendente comune a ritagliarsi ampie quote di straordinario non lavorato o a trattenersi in pausa pranzo ben oltre la mezz’ora concessa. In fondo si era nel tempo stabilito una sorta di scambio, di patto tacito e collusivo tra la testa e le membra, tra la direzione e i dipendenti. Tale Alessio Cavedoni, dirigente del Commerciale, detto da taluni ‘il cavaliere’ e da altri ‘il Magna’, noto per la sua corporatura da bonzo e i capelli untuosi, da solo si era mangiato per rappresentanze e missioni l’equivalente dei costi messi a budget per la manutenzione delle attrezzature dell’intera azienda. Pagamenti per suite all’estero intestati a intere delegazioni mai partite, contributi da capogiro a sconosciute agenzie per partecipazioni a mostre e fiere di cui in azienda non si era mai parlato, acquisti nei mega stores di Dubai per oggettistica da regalo destinata a oscure personalità, e quant’altro. Un fiume di denaro che aveva esondato e allagato le campagne, danneggiando non solo il raccolto, ma la stessa dignità di chi ci lavora1. Leggi tutto >