Genova – Introduzione e Agenda

Mercoledì 27 marzo si è tenuta a Genova la terza tappa del 2013 di “Risorse Umane e non Umane – Le aziende rinascono dalle persone”, il ciclo di convegni organizzato dalla casa editrice ESTE e dalla rivista Persone&Conoscenze.

I lavori si sono svolti dalle 9.30 alle 13.30 e hanno coinvolto 8 relatori provenienti da altrettante aziende del territorio ligure.

Nel corso della mattinata Direttori del Personale e Imprenditori provenienti da aziende della regione hanno raccontato, attraversi la modalità narrativa dei “colloqui”, come creano valore per le loro aziende a partire da una gestione efficace del personale. Una gestione in grado di contribuire alla rinascita delle nostre aziende e all’avvio di un nuovo cammino di crescita.

Le aziende coinvolte provenivano dai più svariati settori ed erano eterogenee anche per dimensione: lo scopo del Convegno era infatti quello di ricostruire un’istantanea della geografia imprenditoriale della regione e dare voce ai differenti attori dell’economia ligure.

 

DATI QUANTITATIVI RIFERITI AI VISITATORI DEL CONVEGNO

I seguenti numeri sono da intendersi al netto del personale delle aziende sponsor e dell’organizzazione

85 iscritti;

60 aziende rappresentate;

59 presenti;

70% la redemption tra iscritti e partecipanti effettivi;

39 i questionari di valutazione raccolti.

Di seguito i nomi di alcune aziende iscritte al Convegno: Acco Brands, Autogrill, Banca Carige, Bitron, Bocchiotti, Boero Bartolomeo, Cambiaso Risso Group, CSI Piemonte, Duferco Energia, Fisia Italimpianti, General Construction, Gruppo Sogegross, Rina, Siat, STC Aviation, Terminal Rinfuse Italia, Toshiba, YKK Italia.

 

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AGENDA 

Ore 8.45 Accredito partecipanti

9.25 Benvenuto e apertura lavori

Colloqui a cura di Francesco Varanini, Direttore di Persone&Conoscenze e Responsabile scientifico del progetto Risorse umane e non umane e di Chiara Lupi, Direttore editoriale – ESTE

9.35 Libertà e condivisione: un fattore di successo per la crescita delle organizzazioni
Enrico Reboscio, Amministratore delegato – DotVocal
Lasciare libertà per consentire alle persone di esprimersi al meglio. Questa la sfida di ogni buon leader, al quale si deve riconoscere l’autorità che deriva dal suo ruolo ma al quale anche ispirarsi per agire con responsabilità. Ed esprimersi al meglio significa anche essere in grado di progettare prodotti che siano in linea con le richieste del mercato. Per questo bisogna sviluppare quella capacità di ascolto che ci consente di capire come orientare le scelte.
Un atteggiamento che ha ricadute positive, sia sul business sia sulle relazioni con le altre persone all’interno dell’organizzazione.

10.00 Come conciliare una riorganizzazione aziendale con la crescita e la motivazione delle persone?
Beatrice Duce, European Recruitment Manager Lincoln Electric Europe
In un mercato sempre più complesso e globale le aziende, per essere competitive, mettono in campo nuove strategie e riorganizzano i propri stabilimenti. Può quindi capitare che un responsabile del personale si trovi nella situazione di dover sviluppare e motivare taluni reparti e contemporaneamente dismetterne altri, in un difficile tentativo di conciliare e armonizzare interessi, aspettative, e bisogni diversi se non opposti. Quali capacità è necessario mettere in campo? Occorre ripensare ad una nuova funzione Risorse Umane?

10.25 Elogio della semplicita’
Sandro Ghittino, Direttore Risorse Umane e Francesca Giordano, Responsabile Sviluppo Risorse Umane – Agrifarma
I responsabili del personale si sono spesso innamorati di sistemi complessi, di metodologie di gestione magari mutuate da altri mondi ma che in molti casi hanno poca attinenza con la realtà di riferimento nella quale devono essere calati. È importante invece capire cosa serve alle persone e alla nostra organizzazione, al di là delle mode. E un ritorno alla semplicità può essere d’aiuto: esprimere con chiarezza regole e linee guida, e dar valore a principi quali rispetto, onestà e ascolto. Principi semplici, ma che fanno crescere la motivazione e l’attaccamento al lavoro. Alla base di tutto ci deve essere il rispetto della persona e del lavoro che svolge e, nel momento che stiamo attraversando, è anche bello parlare di reciproco rispetto e di condivisione di obiettivi comuni.

10.50 Dal conflitto all’ascolto: la base per creare valore condiviso in azienda
Federico Olivieri Strinasacchi, Human Resources Manager & House Counsel – Navalimpianti
Se alla drammatica crisi che stiamo vivendo può essere riconosciuto un solo doloroso merito, è quello di rendere necessario quello che, se fosse una libera scelta, sarebbe forse troppo traumatico o troppo complesso da realizzare. Oggi è indispensabile che tutti gli attori della realtà aziendale guadagnino un’inedita compattezza e instaurino una cultura dell’ascolto e del coraggio, remando all’unisono per gli stessi obiettivi. Il management, il personale, le organizzazioni sindacali, gli uffici: le diversità trovano la loro sintesi nella creazione di valore condiviso, e l’etica torna ad essere unità di misura della nostra qualità.
Siamo noi stessi –citando le parole di un illuminato- il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo”.

11.15 Pausa caffè

11.50 In Italia si può: un caso concreto di “delocalizzazione” al contrario
Vito Gulli, Presidente – Generale Conserve Spa – Asdomar
I Valori su cui si basa la mission dell’azienda sono qualità, sostenibilità e Italianità. In questa sede, è fondamentale approfondire il tema dell’italianità, in particolar modo perché Generale Conserve è una delle pochissime realtà ad aver, in questi anni di massiccia delocalizzazione, investito in Italia in uno stabilimento che nel 2012 ha occupato complessivamente 250 persone. Si tratta di lavoratori e lavoratrici (soprattutto donne) in gran parte recuperati dalla Cassa integrazione. La scelta di mantenere l’occupazione in Italia, In Sardegna, a Olbia, si inserisce in un discorso molto più ampio. Da un lato infatti riguarda la qualità del prodotto, poiché l’esperienza artigianale nella lavorazione, cottura e pulitura del tonno è un patrimonio che non si doveva disperdere e che contribuisce all’eccellenza della qualità dei nostri prodotti. A Olbia lavoriamo il tonno da intero mantenendo in Italia tutto il processo produttivo. Ma il mantenimento dell’occupazione in Italia è anche l’elemento chiave per riuscire a dare impulso ad un circolo virtuoso che crei più lavoro, quindi più consumi, quindi ancora lavoro, soprattutto in momenti di crisi come quello che il nostro Paese sta vivendo.

12.15 Il responsabile del personale: un ruolo al centro tra il vertice e la base aziendale
Franco Rozzi, Responsabile Relazioni Sindacali – Selex ES
La sfida per chi si occupa di relazioni industriali, nel momento storico che stiamo vivendo, è complessa: l’esercizio di questo ruolo non è esente da vincoli, bisogna essere capaci di bilanciare gli interessi degli azionisti, gli interessi aziendali e del management senza dimenticarsi delle persone. Gestire le risorse motivandole dovrebbe essere un valore fondamentale per chi fa questo lavoro, con la consapevolezza che passare dai buoni propositi alla pratica non è semplice. Ma ci sono dei ‘valori guida’ che vengono in aiuto: coinvolgimento, comunicazione, serietà, trasparenza e rispetto delle persone, giocano un ruolo fondamentale. Il responsabile del personale deve aver chiaro che non può ascoltare solo il vertice aziendale ma deve capire le esigenze delle persone. Ecco perché una comunicazione lineare, trasparenze e corretta è ottimo presupposto per impostare una relazione che favorisce il senso di appartenenza e aumenta la motivazione.

12.40 Partiamo dal passato per dare una lettura del presente
Stefano Zara, Imprenditore e membro del consiglio direttivo di Confrindustria Genova
Si dice che stiamo vivendo in un’economia di guerra. Una guerra che non distrugge le case con i bombardamenti ma le porta via alle persone con una finanza intossicata. Come nel dopoguerra è arrivato il momento di ricostruire. Ma i due momenti storici non sono paragonabili. Nel dopoguerra tutti condividevano un dramma, lo stato di bisogno coinvolgeva tutti. Oggi non è così. C’è un’enclave che riesce comunque a tenersi fuori. E questo crea un problema di giustizia sociale. Come fanno le aziende a trovare le risorse morali e materiali per portare avanti un progetto in un contesto nel quale mancano regole comuni? Si è rotto un patto sociale e uscirne ora non è facile. Forse si può partire dalle piccole aziende, dai piccoli gruppi dove la condivisione degli obiettivi è più immediata.

13.05 Da realtà padronale a multinazionale a fondo d’investimento: un percorso sfidante per il direttore del personale
Simone Marcovecchio, Hr Director South Europe – Munters Italy
Cosa succede quando una realtà padronale, radicata nel suo territorio, governata da una sola testa, l’imprenditore, viene acquistata da un fondo di investimento? Il passaggio, se mal gestito, può mettere a rischio la sopravvivenza stessa dell’azienda. Come cambiare radicalmente la cultura aziendale, come convincere le persone a passare da un’attitudine a un’altra? Come far interiorizzare alle persone la necessità di cambiare metodi di lavoro, abitudini, modalità di gestione del proprio lavoro?  Una sfida da vincere, perché solo attraverso le risorse l’azienda ha la possibilità di ripartire per un nuovo corso. 

13.30 Chiusura lavori e Pranzo a buffet

 

 

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