Randstad Workmonitor, Smart working, welfare
Lo Smart working piace ai lavoratori italiani, ma c’è ancora una certa resistenza culturale ad adottare la modalità di lavoro agile.
Stando all’ultima edizione del Randstad Workmonitor, l’indagine trimestrale sul mondo del lavoro di Randstad, uno dei primi operatori mondiali nei servizi per le risorse umane, le iniziative di lavoro agile raccolgono grandi apprezzamenti, ma allo stesso tempo le persone restano legate alla modalità di lavoro tradizionale, evidenziando una resistenza al cambiamento. Leggi tutto >
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Il 78% dei dipendenti italiani ottiene migliori performance sul posto di lavoro quando compie esercizio fisico o pratica sport regolarmente. Le priorità per il benessere psico-fisico sono un corretto equilibrio lavoro-vita privata e l’attività fisica costante. Ma solo il 37% dei datori di lavoro offre una palestra per i dipendenti e il solo 33% permette di praticare attività sportiva durante le ore di lavoro. Per l’86% dei dipendenti restare in forma è una propria responsabilità. I risultati del Randstad Workmonitor nel primo trimestre 2014. Leggi tutto >
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A cura della Redazione
I giovani hanno molte difficoltà a trovare lavoro in Italia e spesso sono costretti ad accettare posizioni inferiori al loro livello di istruzione, anche perché secondo 7 lavoratori su 10 l’esperienza è più importante dell’educazione per trovare un’occupazione adeguata.
Per il 73% dei dipendenti non esiste nemmeno la certezza di mantenere il posto attualmente ricoperto e metà di questi cederebbe parte dello stipendio in cambio di garanzie sulla sicurezza del proprio lavoro. E così, in una situazione di profonda incertezza, il 65% dei lavoratori si trasferirebbe in un altro Paese per trovare l’impiego che sta cercando.
In un mercato del lavoro complesso, le società di recruiting assumono un ruolo chiave nella connessione tra domanda e offerta: il 55% dei lavoratori italiani si rivolgerebbe a un’agenzia specializzata se si trovasse disoccupato. Mentre quasi tutti dichiarano di preferire un lavoro temporaneo piuttosto che rimanere senza lavoro e 6 su 10 ritengono che questo possa essere un trampolino di lancio per trovare successivamente un impiego a tempo indeterminato. È quanto emerge dal Randstad Workmonitor, l’indagine sul mondo del lavoro realizzata da Randstad, seconda azienda al mondo nel mercato delle risorse umane, nel secondo trimestre 2013. Lo studio è stato dedicato in particolare alla partecipazione al mercato del lavoro, attraverso un sondaggio sottoposto a lavoratori dipendenti di 32 Paesi nel mondo. Leggi tutto >