Tag: Pirelli

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Intervista a Claudia Martinazzi, HR Business Partner di Pirelli Tyre Spa

Colosso mondiale con 19 stabilimenti in 13 Paesi e una presenza commerciale in 160 Stati, Pirelli è una delle aziende leader nel settore degli pneumatici.
Laureata in Psicologia, attualmente iscritta a un master in Corporate Coaching, Claudia Martinazzi è entrata nelle Risorse Umane fin dalle prime esperienze lavorative, occupandosi di vari aspetti della gestione del personale, dalla selezione fino alla formazione e sviluppo. Dopo le esperienze in Bayer, nel 2004 è entrata in Pirelli con il ruolo di HR Business Partner: in azienda ha seguito come HR la Funzione R&D dell’headquarter, il Motorsport, la Business Unit Moto e le funzioni Supply Chain. Oggi è HR Manager per il mondo commerciale del mercato italiano.
Claudia Martinazzi, HR Manager di Pirelli, è abbonata a Persone&Conoscenze e Sviluppo&Organizzazione da aprile 2016. Leggi tutto >

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di Tatiana Arini

Lavorare lontano dalla propria terra è difficile. Lasciare il proprio paese rimette in discussione l’identità dell’individuo, scatenando quello shock culturale che talvolta genera sentimenti di perdita e sradicamento: la ‘crisi’ che ne deriva (dal greco ‘krísis’: separazione, decisione, giudizio) è anche un’opportunità per apprendere e integrare le nuove conoscenze con le proprie radici, traducendosi in un processo di evoluzione e crescita della persona. La mobilità infatti permette quello scambio tra culture diverse, sempre arricchente, che dovrebbe essere ormai all’ordine del giorno nel mondo globalizzato. Tuttavia, non si può dire che l’internazionalizzazione sia un fatto sperimentato in ogni ambito lavorativo e da ogni fascia della popolazione italiana: molti contesti, infatti, non sono interessati dal contatto con l’altro –altri paesi, altre culture– rimanendo sostanzialmente isolati dalla dimensione globale. Ma l’Italia ha bisogno di assumere una connotazione più internazionale che possa renderla competitiva nello scenario attuale: quel che manca nel nostro Paese è dunque una condivisione delle best practice adottate a livello sopranazionale e apprese dai nostri emigrati all’estero, che potrebbe apportare idee inedite in settori strategici e dare una sferzata vitale al nostro sistema economico, per uscire così da un’impasse che ha messo in ginocchio numerose imprese e generato frustrazione e sfiducia da parte di molti lavoratori. Leggi tutto >

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Armi e Bagaglio – di Livio Macchioro –

Benessere organizzativo nel lavoro – Una definizione

“Per ‘benessere organizzativo’ (vale anche il corrispondente inglese ‘wellness’, ndr) si indicano tutte le misure volte a promuovere e tutelare il benessere fisico, sociale e psicologico di tutti i lavoratori. Numerosi elementi concorrono al raggiungimento del benessere organizzativo: progresso di carriera, autonomia, responsabilità, riconoscimenti, soddisfazione; cooperazione, flessibilità, mobilità, sicurezza, fiducia. I cambiamenti organizzativi e il clima di competizione sono spesso cause scatenanti di conflitti di ruolo, cattiva gestione risorse umane e non, insoddisfazione e demotivazione personale. Fondamentale è l’impegno da parte non solo dei singoli lavoratori ma soprattutto dell’organizzazione aziendale di prevenire tali disagi e contrasti. Dare una definizione precisa di benessere lavorativo non è così semplice. Esso risulta essere combinazione di più elementi […] al fine di conseguire un comune obbiettivo di crescita e produttività. I fattori che contribuiscono a minare la condizione di benessere negli ambienti e luoghi di lavoro sono principalmente la mancanza di organizzazione e programmazione del lavoro, la fatica, ritmi veloci, l’incertezza relativa al ruolo da svolgere, la mancanza di controllo del proprio lavoro, le richieste superiori alle proprie capacità, la cattiva strutturazione e vivibilità dei luoghi di lavoro; relazioni e comunicazione interpersonale, fattori di igiene del lavoro. La mancata realizzazione di una buona cooperazione tra singolo e organizzazione lavorativa può comportare numerosi problemi per entrambe le parti, di carattere economico e di carattere psicosomatico”. (Fonte Wikipedia). Leggi tutto >

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