Tag: leadership

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Nei nuovi uffici di Milano della sede italiana di Mattel, azienda leader nel settore dei giocattoli, il 2012 ha portato allettanti novità per le persone: un programma completo di iniziative dedicate alla salute e al wellness individuale e organizzativo. La nuova sede offre spazi di lavoro molto accoglienti e stimolanti, a basso impatto ambientale: si tratta infatti del primo edificio in Italia certificato Breeam, il protocollo che stabilisce, a livello globale, lo standard di bioedilizia di più alta qualità. Dall’unione di bisogni e desideri dei dipendenti dell’azienda è nato ‘Mattel per Te’, un programma di wellness organizzativo che fornisce soluzioni pratiche, immediate e tangibili, come spiega Annalisa Sala, Direttore Risorse umane di Mattel Italia: “I progetti attuati dal 2012 nascono dai bisogni espressi dalle nostre persone: in primo luogo, recuperare l’equilibrio tra vita professionale e vita privata e ridurre lo stress sul posto di lavoro. In un periodo difficile come quello attuale, in cui la crisi economica ha spesso fortemente disincentivato gli investimenti, Mattel ha deciso di ascoltare le persone –il nostro capitale più prezioso– e di puntare su di loro, contribuendo al miglioramento del loro stile di vita impegnandosi a garantire maggior tempo e benessere”. Inoltre, ‘Mattel per Te’ fornisce anche aiuti di tipo economico. Con ‘Scegli Tu’ ogni dipendente ha infatti la possibilità di scegliere fra quattro opportunità di risparmio: l’abbonamento annuale Atm gratuito per il viaggio casa-lavoro, contributi per l’asilo dei propri figli, per l’abbonamento a un fitness club o per l’acquisto di iPhone o iPad. Leggi tutto >

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Scopriamo una testimonianza di formazione individuale innovativa dalla voce di Fabio Festa, che dal 2006 al 2009 ha lavorato come Hr&Training manager in Bang & Olufsen, società danese di luxury brand –con punti vendita in tutta Italia– a cavallo tra il design di alto livello e il mondo dell’entertainment, che si posiziona ai massimi livelli per quel che riguarda hi-fi, televisori, stereo, telefonia di alto profilo.
Per gli area manager
Il suo ruolo era di supporto all’amministratore delegato nella gestione del personale e soprattutto nel suo sviluppo, sia nella sede (una trentina di persone) sia nel retail, guidato da area manager con i quali studiava programmi di formazione per le figure interne ai punti vendita (store owner, store manager, venditori e tecnici) e strutturava piani formativi per gli area manager, a cui era dedicata una formazione individuale. Si trattava di costruire sulla persona un percorso specifico che sviluppasse competenze di gestione della rete vendita, manageriali o di comunicazione: insomma, una formazione personalizzata che utilizzava tecniche di coaching. Partendo da un’esigenza segnalata dall’amministratore delegato, si studiavano le azioni da mettere in campo e un piano formativo ad hoc con sessioni individuali d’aula o on the job, della durata di un paio di mesi. “Li affiancavo sul campo –racconta Festa– e alla fine della giornata valutavo con loro le azioni messe in campo e gli strumenti necessari. Così facendo disponevamo di un feed back e un assessment e potevamo valutare il livello di sviluppo della persona in funzione della capacità di inserire nuovi venditori, di reclutamento, di leggere i numeri… tutte azioni che l’area manager aveva tra le sue pratiche”. Leggi tutto >

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Come le pratiche filosofiche possono ridescrivere la leadership

di Paolo Cervari

Sulla leadership si è detto di tutto e di più, e spesso sembra che i discorsi su di essa portino a svuotare il concetto stesso. Ciononostante, al di là della ‘tenuta’ dell’idea di leader –a volte messa radicalmente in questione1– nella letteratura sulla leadership emergono numerose istanze importanti per gettare lumi sulla possibilità di produrre e sostenere il costrutto (sostanzialmente innovativo) di leadership filosofica. Leggi tutto >

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di Simonetta Pugnaghi

Le crisi impattano pesantemente anche sui gruppi di lavoro. Cambiano i contesti, vengono a mancare riferimenti certi e i gruppi ne soffrono. A volte basterebbe comunicare le situazioni, far partecipi i gruppi di lavoro di quanto sta accadendo. Ma la comunicazione viene spesso trascurata, con esiti deleteri per l’economia dell’organizzazione. In questo contributo l’autrice ci spiega come è possibile intervenire, per cercare di creare o ricreare quella coesione necessaria affinché un gruppo di lavoro ritrovi la giusta energia per lavorare in modo efficace. Leggi tutto >

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