contratto collettivo, Foodora, gig economy, lavoro a chiamata, reinserimento lavoro
Di recente si è tornato a parlare di Gig economy, ossia dell’economia dei ‘lavoretti’ a chiamata, come quello svolto dai raider che consegnano cibo a domicilio, nato grazie alla tecnologia, in particolare grazie all’uso delle applicazioni.
Il motivo di questo rinnovato interesse in Italia, dove –è bene ricordarlo – la Gig economy non fa affari d’oro come in altri Paesi, è la sentenza del Tribunale del Lavoro di Torino in merito al ricorso di sei fattorini di Foodora che hanno sostenuto di essere stati licenziati ingiustamente. Il Tribunale ha respinto le accuse dei raider perché sono dei lavoratori autonomi e, in quanto tali, l’azienda può decidere in qualsiasi momento di non avvalersi più della loro collaborazione.