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Milano, 7 novembre – Randstad presenta i risultati della Salary, Benefits and Workplace Trends Survey 2014.

Settori poco attraenti o debolezza del brand rendono difficile attirare le migliori risorse umane. Ma ancora una minoranza delle aziende utilizza metodi di selezione personale innovativi: diffusi solo social network e reti professionali. Formazione, bonus e percorsi di crescita professionale i principali benefit per i lavoratori, solo nel 27% dei casi previsto anche uno stipendio interessante. In metà delle aziende, nonostante la crisi, il livello delle retribuzioni è aumentato negli ultimi 12 mesi. Tutto sommato si prevede un andamento positivo per il prossimo annio. Leggi tutto >

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Come sta cambiando il ruolo del direttore risorse umane che oggi deve necessariamente fare i conti con un mercato del lavoro in difficoltà? Quali canali utilizza per cercare i migliori ‘talenti’? Quali strategie adotta per aumentare il livello di soddisfazione dei dipendenti? Michael Page, società leader nel recruitment specializzato in ambito middle e top management, ha realizzato un’indagine che ha analizzato tra settembre e novembre 2012 il ruolo di ben 4348 leader nelle risorse umane di ogni parte del mondo, di cui 500 in Italia, impiegati in diverse tipologie di aziende per dimensioni e settore. Leggi tutto >

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di Gino Armuzzi

Negli attuali contesti complessi, l’aumento di informazioni non garantisce una comunicazione efficace, anzi può inficiarla. Come impostare una buona comunicazione in azienda in modo che possa incidere positivamente sulle persone e trasmettere il messaggio desiderato in maniera ottimale? Alcuni accorgimenti possono aiutarci a fare la differenza. Generando coinvolgimento spontaneo, maggiore consapevolezza e nuovi stimoli. Leggi tutto >

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di Francesco Donato Perillo

Lo status del dirigente in SCA.ma Industries SpA era diventato ormai qualcosa di acquisito e d’indiscusso, come il privilegio dell’Ad di pranzare a mensa, in uno spazio riservato, servito da un cameriere dedicato; così come acquisito era il diritto del dipendente comune a ritagliarsi ampie quote di straordinario non lavorato o a trattenersi in pausa pranzo ben oltre la mezz’ora concessa. In fondo si era nel tempo stabilito una sorta di scambio, di patto tacito e collusivo tra la testa e le membra, tra la direzione e i dipendenti. Tale Alessio Cavedoni, dirigente del Commerciale, detto da taluni ‘il cavaliere’ e da altri ‘il Magna’, noto per la sua corporatura da bonzo e i capelli untuosi, da solo si era mangiato per rappresentanze e missioni l’equivalente dei costi messi a budget per la manutenzione delle attrezzature dell’intera azienda. Pagamenti per suite all’estero intestati a intere delegazioni mai partite, contributi da capogiro a sconosciute agenzie per partecipazioni a mostre e fiere di cui in azienda non si era mai parlato, acquisti nei mega stores di Dubai per oggettistica da regalo destinata a oscure personalità, e quant’altro. Un fiume di denaro che aveva esondato e allagato le campagne, danneggiando non solo il raccolto, ma la stessa dignità di chi ci lavora1. Leggi tutto >

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