Runu Padova 2018, la formazione continua è la sfida per l’HR

Come stanno i Direttori del Personale? Quali le sfide della famiglia professionale del territorio? Per rispondere a queste domande OD&M Consulting, in collaborazione con ESTE, ha realizzato un’indagine a livello nazionale con una localizzazione territoriale, i cui risultati sono stati presentati anche in occasione di Runu Padova 2018.

Per realizzare un’analisi utile a sviluppare riflessioni è importante avere uno sguardo anche sulle sfide internazionali, e l’indagine mette in evidenza le differenze tra le criticità del nostro territorio e quelle aldilà dei confini nazionali. La differenza che emerge con forza è la diversa attenzione che gli HR, sia in Veneto sia in Piemonte (i dati sono stati presentati in occasione della tappa di Runu Torino 2018), dimostrano nei confronti del Life Long Learning rispetto a quella che gli viene riservata dalla famiglia professionale all’estero.

Questo non emerge dallo studio di OD&M come tema all’attenzione della Direzione del Personale nel nostro Paese.  Il dato sorprende particolarmente soprattutto in un momento in cui si cerca di incentivare l’autoimprenditorialità nell’organizzazione e la formazione diventa sempre più responsabilità del singolo.

Nuove sfide e nuove tecnologie

La ricerca, esposta dall’Amministratore Delegato di OD&M Consulting Simonetta Cavasin, ha seguito due filoni principali: il rilevamento dello stato delle funzioni HR – caratteristiche, rilevanza strategica, misurazione dei risultati raggiunti – e  l’individuazione delle sfide HR del futuro. I risultati raccolti sono stati poi confrontati con i trend nazionali.

 

La survey, che ha compreso più di 120 partecipanti provenienti principalmente da aziende di medie dimensioni, ha evidenziato, sia a livello nazionale sia a livello regionale, una divisione quasi perfetta tra imprese dove le funzioni HR hanno potere decisionale elevato e imprese dove la funzione HR ha un area d’influenza più limitata.

 

La strategicità dell’HR in Veneto, ha spiegato Cavasin, è comunque riconosciuta da più dell’80% (80,4%) dei rispondenti, dato importante anche se in percentuale minore alla media nazionale (86,8%). La maggior parte di loro utilizza Kpi per analizzare e misurare l’efficacia degli interventi di HR che vengono passo a passo implementati nelle rispettive aziende, mentre una parte meno consistente (51,3%) si affida anche alla misurazione sui risultati dell’impresa stessa per le rilevazioni.

Gli HR analytics fanno registrare un certo apprezzamento(42,6% nel Paese, 47,2% in Veneto) soprattutto per il loro ruolo di guidare le performance aziendali e supportare le scelte strategiche. Leggermente minore è la percentuale di coloro che utilizzano gli analytics per migliorare il processo di Decision making.

Competenze e professioni più ricercate in Veneto

Cetti Galante

Ad analizzare il mercato del lavoro in Veneto è stata Cetti Galante, Amministratore Delegato di Intoo, che ha evidenziato come, in un territorio che conferma la sua dinamicità e il suo trend positivo anche nel 2017, siano sempre più richieste le soft skill e non solo le competenze tecniche. Il Veneto infatti ha fatto registrare i volumi, sia delle assunzioni sia delle cessazioni, più elevati dal 2008, segnando un incremento dei posti di lavoro pari a 34mila unità.

Nello specifico hanno fatto registrare ottimi numeri il comparto dei servizi e quello dell’industria, mentre il saldo si è confermato ancora negativo per il tessile, il mobile e il marmo, segnali di una debolezza ormai strutturale in questo settore.

Per quanto riguarda le tipologie contrattuali l’AD di Intoo ha messo in luce come la crescita in corso risulti sospinta dai contratti a termine e, in subordine, dai contratti di apprendistato. È opposta la tendenza per le posizioni di lavoro a tempo indeterminato che hanno subito invece una flessione (-17.200) imputabile a più fattori, tra i quali la preferenza delle imprese per i contratti a termine e la fase di assenza di incentivi specifici per il tempo indeterminato.

A livello territoriale si è registrata una certa omogeneità tra le Province salvo i picchi per aree fortemente turistiche come Venezia e alcune aree del padovano e del veronese.

La gestione del personale tra futuro e tradizione

A commentare i dati della ricerca di OD&M-ESTE, nella tappa di Padova di Runu 2018, sono intervenuti alcuni rappresentanti di aziende che hanno condiviso le loro esperienze in ambito HR e non solo.

Paolo Tosi, HR Manager di Texa, si è occupato di recruitment e di come attrarre talenti, mentre sul ruolo della piattaforma HR e di come questa possa garantire flessibilità ai processi organizzativi è intervenuto Silverio Petruzzellis, HCM Solution Manager di Talentia Software Italia.

Non è mancato un intervento sul tema del design organizzativo declinato in ottica HR: Carlo Vanin, Chief HR&Organisation Officer di Carel Industries, ha voluto sottolineare come, in un’epoca storica dove si presenta sovente una commistione tra active aeging e nuove competenze digitali, sia necessario per le Direzioni HR adattare le proprie aziende al cambiamento attraverso nuovi sistemi di sviluppo organizzativo e stimolando la fioritura di una nuova cultura d’impresa slegata dal suo passato.

Sara Ammaturo ha portato la sua esperienza di recruiter per Marzotto Group, una multinazionale fortemente legata a molti dei distretti industriali che caratterizzano il nostro Paese. Secondo Ammaturo l’impresa deve cementare il suo ruolo di centralità nella ‘filiera educativa’ per rimanere ‘giovani’ anche in un settore antico come quello tessile. Per questo motivo Marzotto Group ha messo in atto numerose iniziative volte a migliorare e rafforzare il rapporto con il territorio.

Sempre dal comparto tessile ha parlato Paolo Favero, Direttore Risorse Umane di Rubelli, osservando con occhio critico le peculiarità delle aziende a conduzione – o con una forte impronta – familiare. Favero ha analizzato il rapporto di ‘genitorialità’ che spesso si instaura tra l’imprenditore e la sua impresa, auspicando un passaggio a una gestione più ‘adulta’ e autonoma in grado di accompagnare l’innovazione organizzativa e per accogliere e mantenere nuove risorse.

Innovazione e sviluppo la fanno da padrone anche in un altro settore ‘antico’: quello dell’agricoltura. L’Amministratore Delegato di Cereal Docks, Giovanni Fanin, ha affrontato questo tema nel suo intervento, sottolineando che anche nell’agricolo iniziative HR come lo Smart working possono essere conduttrici di progresso.

Il lavoro agile è entrato anche in Diadora, come ha spiegato il Direttore delle Risorse Umane Andrea Ventura, declinato con particolare attenzione allo sport e alla salute del dipendente.

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