Formazione, welfare aziendale, employability e personal branding i temi della tappa fiorentina di Runu

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Il 29 ottobre a Firenze Risorse Umane e non Umane ha concluso il percorso itinerante 2014 lungo tutto lo stivale. Il ritorno al lavoro e all’impresa è la sfida che abbiamo voluto lanciare nel 2014.

Un anno ricco di suggestioni e spunti di riflessione per i direttori del personale che ogni giorno si occupano delle persone all’interno delle organizzazioni. Le persone: il centro dei nostri numerosi appuntamenti. Persone che ‘spendono’ se stesse, che si mettono in gioco: raccontando e raccontandosi. Questo il significato più alto del format proposto da ESTE e dal direttore di Persone&Conoscenze Francesco Varanini. Persone che si ‘prendono cura’ dei colleghi, della loro crescita professionale e del loro benessere. In un momento storico in cui l’unica certezza, e unica costante, è il cambiamento, i direttori del personale devono garantire competenze e performance in ottica competitiva, sia per le imprese sia per le persone che le abitano. È ancora possibile?

Durante la tappa fiorentina abbiamo indagato i temi che stanno a cuore a chi si occupa di risorse umane. Sia nel mondo privato sia nel mondo pubblico.

A dare il via all’incontro, infatti, l’assessore al personale del Comune di Firenze Federico Gianassi che sostiene la valorizzazione delle persone, e delle loro azioni, al fine di migliorare il servizio al cittadino. “La macchina comunale è complessa: a partire dalla formazione e dallo sviluppo personale lavoriamo per migliorare l’efficienza, l’efficacia e l’economicità della macchina stessa, evitando gli sprechi. Lo scopo ultimo è migliorare la qualità del servizio erogato ai cittadini. E, per farlo, siamo ripartiti dalle persone. Persone che devono essere motivate e valorizzate a prescindere da quale sia lo schieramento politico del mandato in corso”.

Sempre nell’ambito della pubblica amministrazione, Oscar Fini, Direttore della Ragioneria territoriale dello Stato di Firenze e Prato, ha posto una significativa riflessione sul tema: quali risorse umane per la P.A.? Numeri alla mano (dati Eurispes, ndr) scopriamo che l’Italia non va così male. “In Italia abbiamo 58 impiegati nella P.A. ogni 1000 abitanti, ai livelli della Germania (54). In Svezia sono 135. In Spagna sono 65. La Francia ne conta 94. Il Regno Unito 92”. La domanda è pressante per la direzione del personale nel settore pubblico. “Abbiamo manager pubblici non di rado abituati a rendite di posizione e dipendenti pubblici, di contro, non considerati come risorse ma piuttosto ‘appendici’ necessarie per garantire un minimo di prestazioni. È, invece, più che mai urgente oggi creare le condizioni affinché i lavoratori, anche quelli pubblici, garantiscano elevati standard di erogazione dei servizi ai cittadini. Il passaggio chiave è attribuire i dirigenti un budget da gestire in autonomia per assicurare ai manager la possibilità di premiare il merito”.

Obsolescenza delle competenze, agire in via preventiva per il bene di imprese e persone. Per essere competitive le aziende devono analizzare ciclicamente le competenze all’interno per anticipare, o colmare, eventuali disallineamenti tra competenze ed evoluzione tecnologica e aspettative di mercato. “Dobbiamo chiederci come far fronte al rischio di avere lavoratori legati a competenze superate −esorta Cetti Galante, Amministratore Delegato di Intoo−. L’unica risposta è la prevenzione. Bisogna intervenire tempestivamente per sostenere le persone verso le competenze che servono −quelle richieste dal mercato− e che, a loro volta, saranno un supporto concreto a essere maggiormente ‘occupabili’, spendibili in contesti diversi sul mercato”.

Cetti Galante ha approfondito ulteriormente questi temi nel corso della sessione pomeridiana. Durante il laboratorio promosso da Intoo è emersa l’importanza, ormai non più rimandabile, di una costruzione efficace di un proprio network in modo continuativo. Ma non solo. Analizzare e valorizzare le proprie competenze anche a livello individuale, e in un’ottica 2.0. “Le persone oggi, a tutti i livelli, devono costruire positivamente la propria reputation come la webreputation: queste le nuove frontiere del personal branding”. Non conta, però, solo imparare a farlo e farlo bene. Ciò che fa la differenza è la sostanza: le competenze acquisite e ben comunicate e, soprattutto, l’autenticità. Autenticità declinata non solo in termini di esperienze professionali e competenze ‘tecniche’: autenticità della propria persona.

Tornando all’impresa e al ruolo delle direzioni Hr, affrontiamo il tema del welfare aziendale insieme al consulente del lavoro e partner di ADP Italia Massimo Mancini che testimonia l’importanza di una gestione innovativa del sistema premiante. “Dal premio di produttività al carrello della spesa: il welfare aziendale è l’opportunità per aziende e lavoratori di cambiare assetto culturale. Direzioni del personale attente al benessere e alla motivazione delle persone danno risposte concrete, e diversificate, alle esigenze reali dei singoli”.

Il Made in Italy non basta più, per avere successo: anche per un’organizzazione come Gucci, internazionale eppure fortemente radicata nel territorio fiorentino. “Ogni persona deve portare con sé dei significati ‘personali’ per creare la propria storia legata al prodotto e all’azienda, ovunque la persona si trovi: Shanghai, Seul, Tokio, NY, California, Londra…”, testimonia Davide Paganoni, WW Learning and Development Director di Gucci che ha avviato worldwide il programma Formazione Formatori. “Abbiamo invitato a Firenze i formatori che racconteranno a loro volta la nostra cultura, la nostra storia, in giro per il mondo. Vivere la Toscana per un periodo è già parte della formazione. Oltre a questo avviciniamo i formatori, e via via altri dipendenti, alla produzione artigianale dei manufatti: creandoli ‘fisicamente’ insieme ai nostri artigiani. Con il risultato che il formatore costruisce la propria narrazione (dal prodotto all’azienda e al territorio italiano, toscano e fiorentino) e diventa narratore di una bella storia per il pubblico e per i propri colleghi”.

Sara Tommasiello, Human Resources e CSR Manager di Jafin (Monnalisa) ha offerto testimonianza su come il tema della fiducia possa essere un acceleratore di cambiamento e benessere ‘esteso’. “Saper investire nella fiducia facendola crescere da patrimonio innato di una piccola media impresa familiare radicata sul territorio ad asset intangibile alla base della relazione tra l’azienda e ogni stakeholder: questo il fattore critico di successo di Monnalisa. Con strumenti per favorire la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, per dare sistematicità e rigore all’attività di Hr management e, non ultimo, per coinvolgere e ascoltare, abbiamo valorizzato nel tempo il mandato fiduciario reciproco tra proprietà e collaboratori, consentendo l’affermarsi di politiche e azioni concrete in grado di motivare le persone, creare benessere e accelerare il cambiamento”.
“È inutile pensarci troppo. Vince (vive) chi ha agito con la giusta rapidità ed adattabilità al contesto: è tutta una questione di tempi e velocità…”, questo l’esordio di Antonio Bernardi, Risorse umane e Organizzazione di Vetreria Etrusca. “Negli ultimi sette anni le persone della Vetreria Etrusca hanno lavorato sodo portando risultati importanti a seguito del rifacimento/ampliamento dello stabilimento del 2009, un anno in cui la grande opportunità, ovvero la crisi, cominciava a mostrare i suoi primi, solidi effetti.
Ci siamo concentrati sulla formazione e, in modo parallelo, sul processo di certificazione qualità ambiente e sicurezza, la formazione di cui all’accordo Stato-Regioni: un check up organizzativo con valutazione del potenziale di 66 persone, un corso di formazione sulla comunicazione e il lavoro in team di 32 ore rivolto a tutto il personale di sede (26 persone) ed a 36 dello stabilimento: questa attività ci ha permesso di affrontare i problemi operativi con la lucidità dovuta a quel leggero senso di distacco per ‘tenere al fresco’ le nostre capacità cerebrali al fine di ragionare con freddezza e il giusto grado di intuizione. I risultati economici e finanziari aziendali, di conseguenza, sono stati significativi”.

Presto online su www.runu.it le novità 2015 per la direzione del personale!

 

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