Rinaldini, innovazione e formazione in pasticceria

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Coniugare efficacemente tradizione e innovazione per ottenere una produzione di qualità, espressione del nostro migliore Made in Italy. Vendere in modo diverso dagli altri, raccontando il grande lavoro che c’è dietro la creazione di prodotti artigianali di massima qualità. Formazione continua dei dipendenti. Sono questi i punti di forza di Roberto Rinaldini, Maestro pasticcere che, partito 20 anni fa dalla provincia di Rimini, oggi si è affermato in Italia e a livello internazionale.

Il progetto imprenditoriale di Rinaldini inizia nel 2000 (a soli 22 anni) a Rivabella di Rimini. Insieme con la moglie Nicole, Presidente della società, apre il primo negozio di pasticceria moderno dal punto di vista estetico, metodologico e tecnologico, differenziandosi subito dalla concorrenza.

Per ambire a diventare un Maestro in un mondo come quello artigianale, Rinaldini punta inizialmente sulla partecipazione a concorsi internazionali, diventando in pochi anni pluricampione del mondo: “Questa è stata la scintilla che ha fatto scattare tutto”, racconta il pasticcere 41enne, il più giovane Maestro dell’Accademia Pasticceri Italiani e a sua volta ideatore di altri importanti concorsi del settore come il Sigep di Rimini.

Oggi Rinaldini Pastry (società nata nel 2017 dall’unione con l’imprenditrice riminese del settore energetico Micaela Dionigi) conta 45 dipendenti e un fatturato di 4 milioni di euro. Ma il progetto di espansione dei prossimi cinque anni, con circa 30 aperture previste in aeroporti e città italiane ed estere, è destinato a moltiplicare in modo esponenziale questi numeri.

Tecnologia e persone per crescere

Sono diverse le chiavi del successo secondo Rinaldini. La prima è l’innovazione, che non è prerogativa solo di settori come la meccanica, ma può rappresentare una leva di sviluppo fondamentale anche in pasticceria, perché l’alta cucina oggi non può fare a meno di tecnologie capaci di andare oltre alla tradizione. “Abbiamo effettuato investimenti notevoli per macchinari innovativi che sfido a trovare in altre pasticcerie”, afferma.

“Poi c’è il grande lavoro di ricerca delle materie prime e di creazione di prodotti unici. Quindi puntiamo molto sulla formazione del personale e sulla vendita dei nostri prodotti attraverso il racconto di quello che facciamo. La soddisfazione del cliente, con il suo passaparola, è il nostro bene più prezioso”.

Il progetto Casa Rinaldini

Seguendo queste direttrici, si arriva al cuore del progetto: Casa Rinaldini. Siamo a Cerasolo di Rimini, dove sta nascendo uno spazio di circa 4mila metri quadrati (pronto entro l’estate 2019) che ha una molteplice funzione: sette laboratori specializzati di pasticceria e gastronomia dolce e salata, uffici amministrativi, ristorante e caffetteria di alto livello, bistrot, appartamenti per gli stagisti e soprattutto formazione continua del personale.

“Puntiamo a formare i nostri dipendenti sia nella vendita sia nella lavorazione dei prodotti”, spiega il pasticcere, che ha la parola finale sulla selezione del personale insieme con la moglie Nicole e la socia Dionigi. “Così, dopo il necessario periodo di training, i nostri collaboratori saranno autonomi e responsabilizzati per lavorare nei vari negozi. Puntiamo su giovani volenterosi e sulla creazione di un ambiente di lavoro dove il rispetto umano è alla base di tutto”.

Non solo pasticcere, Rinaldini è anche uno sportivo (pallavolista a livelli professionistici) che ama giocare in squadra e indossare una divisa: “Tutti i nostri collaboratori portano le divise con i nostri colori e il nostro stile”, conferma. “Lo staff deve essere stimolato e avere ben chiaro il progetto di espansione, la nostra soddisfazione è vedere che ognuno si senta parte di questa crescita”.

Per approfondire le storie delle imprese di successo dell’Emilia-Romagna, leggi il numero di Gennaio-Febbraio 2019 di Persone&Conoscenze.
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