Più trasparenza nel mercato del lavoro, Glassdoor arriva in Italia

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Gli italiani vogliono più trasparenza all’interno del mercato del lavoro. Lo dice John Lamphiere, Vice President e Managing Director di Glassdoor EMEA, uno dei più grandi siti al mondo per la ricerca di occupazione e recruiting. E un sondaggio sulla ricerca di lavoro in Italia lo conferma. Secondo lo studio, commissionato a The Harris Pool e condotto sul oltre 760 adulti, occupati o in cerca di lavoro, l’85% dei dipendenti italiani ha affermato che la realtà lavorativa tende a differire rispetto alle aspettative generate in fase di colloquio e l’84% di voler essere meglio informato su quale sia un salario in linea con la propria posizione e le proprie competenze, tanto all’interno dell’azienda in cui si lavora che nel proprio settore di lavoro di riferimento.

“Siamo convinti che combinando informazioni sull’ambiente di lavoro, sulle politiche retributive e su molti altri aspetti importanti che riguardano un impiego, con le offerte professionali più aggiornate presenti sul mercato, siamo in grado di migliorare notevolmente il processo di ricerca e assunzione. Sappiamo che quando le persone in cerca di lavoro sono più informate sull’impiego e sull’azienda, hanno anche probabilità più alte di incontrare le esigenze del datore di lavoro” ha spiegato Lamphiere.

Un retention rate più alto

Oltre alle condizioni di lavoro e alla giusta retribuzione, il sondaggio ha rivelato altri aspetti sulla ricerca di lavoro in Italia. Sul fronte della cultura aziendale, ad esempio, l’86% degli intervistati ha affermato che trovare la giusta cultura aziendale è più importante che guadagnare di più. Per quanto riguarda la negoziazione salariale, invece, il 63% delle persone ha dichiarato, in riferimento al lavoro attuale o al più recente, di non aver negoziato il proprio stipendio e di aver accettato il salario offerto nella proposta d’impiego. Inoltre, il 77% ha rivelato di trovare utile leggere le recensioni dei dipendenti attuali o precedenti di un’azienda quando deve decidere dove andare a lavorare.

La mancanza di trasparenza rischia di influire sulla capacità di un’azienda di trattenere i propri dipendenti: le persone insoddisfatte della realtà lavorativa scoperta solo dopo l’assunzione, infatti, potrebbero essere portate a dimettersi. E anche in questo caso, il sondaggio sembra confermare questo dato: il 51% degli italiani intervistati sta attualmente cercando o prevede di cercare un nuovo lavoro nel corso del prossimo anno.

La trasparenza contro il gender gap

Una maggiore trasparenza nel mercato del lavoro italiano potrebbe favorire anche la parità di genere. Secondo i dati raccolti dal sondaggio, infatti, esiste una differenza significativa tra la percentuale di uomini (58%) e di donne (69%) che hanno accettato il loro stipendio senza negoziare. Sono le donne che concordano maggiormente rispetto agli uomini nel dire che le condizioni lavorative tendono a differire dalle aspettative generate durante il processo di selezione: 89% contro l’82%. E sono sempre le donne che chiedono una maggiore trasparenza: l’86% desidera avere una migliore comprensione di quale sia un’equa retribuzione per la propria posizione contro l’82% degli uomini; mentre il 79% ritiene che le recensioni dei dipendenti siano di aiuto nella scelta del posto di lavoro contro il 76% di uomini.

Una porta di vetro virtuale sul mercato del lavoro

Davanti a questi risultati, Lamphiere si è convinto di due fatti. Il primo è che tra gli italiani “c’è una necessità, una volontà e un desiderio che Glassdoor porti una maggiore trasparenza nel mercato del lavoro italiano”. Il secondo è che “se Glassdoor fosse arrivato in Italia qualche anno fa, oggi quelle percentuali sarebbero più piccole”. Per questi motivi, l’organizzazione ha deciso di lanciare una versione del proprio sito in italiano, che va ad aggiungersi ai siti ad-hoc già presenti in 20 mercati mondiali, con l’obiettivo di offrire a chi è in cerca di impiego una maggiore conoscenza delle opportunità professionali e degli ambienti di lavoro, attraverso recensioni e informazioni condivise dai dipendenti.

A livello globale, la piattaforma accoglie già circa 67 milioni di visitatori unici mensili, 12 milioni di offerte di lavoro e oltre 50 milioni fra recensioni, valutazioni, informazioni sugli stipendi e altri dettagli. Di questi, 370 mila visitatori, 68 mila offerte di lavoro e 50 mila recensioni vengono dall’Italia. Dal 26 settembre 2019 è possibile iscriversi e navigare nella piattaforma in italiano e visualizzare le ricerche di lavoro in base alla distanza dalla propria posizione geografica. La piattaforma unisce le informazioni fornite dai dipendenti con l’accesso alle offerte di lavoro più aggiornate per aiutare chi è alla ricerca a trovare non solo un lavoro, ma anche un’azienda da ‘amare’. Inoltre, Glassdoor aiuta anche i datori di lavoro a selezionare e assumere candidati di qualità e ben informati: vanta di far ottenere un retention rate più alto del 30% alle aziende che assumono personale attraverso i propri servizi.

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