Il Maglificio Gran Sasso è un’azienda che si colloca tra i principali player nella produzione e commercializzazione di maglieria di alta qualità. La sua storia comincia nel 1952 in un paese tra le Marche e l’Abruzzo, Sant’Egidio alla Vibrata, grazie allo spirito imprenditoriale di quattro fratelli: Nello, Eraldo, Alceo e Francesco Di Stefano.

Il nome è ispirato alla catena montuosa che circonda la vallata ed è anche simbolo della passione di questa famiglia per il proprio territorio. Il salto da impresa di famiglia ad azienda è avvenuto negli Anni 70, quando il maglificio ha conquistato i prestigiosi mercati italiani ed esteri.

Nel 2002 la famiglia Di Stefano ha costruito una nuova struttura industriale di 36mila metri quadri, divisi tra casa di produzione, amministrazione, magazzino, showroom, mensa aziendale per più di 400 dipendenti e un rinnovamento completo delle apparecchiature, con un’attenzione massima alla qualità degli spazi di lavoro e al territorio circostante.

Il rinnovamento ha caratterizzato un sito abbandonato a Roseto degli Abruzzi in provincia di Teramo, riconvertito in un hub specializzato nella tessitura.

Formazione per adeguarsi all’Industria 4.0

“Negli ultimi mesi abbiamo acquistato circa 100 nuove unità che implementano le tecnologie su cui già avevamo investito nel 2002, in un’ottica 4.0”, racconta Luca Calcagnoli, Dirigente Amministrativo e Responsabile dei Processi Innovativi. “è migliorata la gestione sia dei processi tecnici sia del controllo della macchina, e di conseguenza il lavoro dell’operatore, che riesce a monitorare la macchina in tempo reale”.

Per poter utilizzare le nuove tecnologie è fondamentale la formazione dei dipendenti, che in questa azienda avviene in vari modi, a partire da quella interna ed esterna. Per formazione interna s’intende l’affiancamento dei neoassunti, per quella esterna il Maglificio si affida alle partnership con i fornitori.

“Anche se non compriamo subito le nuove macchine dai fornitori, facciamo partecipare i nostri dipendenti più esperti alle giornate di formazione, per essere sempre preparati alle le nuove tecnologie”, spiega Calcagnoli.

Reperire le competenze di cui l’azienda ha bisogno non è facile, dato che per raggiungere l’alta qualità dei prodotti occorre un sapere tessile e artigianale molto elevato e specifico.

Le scuole che formano questo tipo di artigianato sono sempre meno, perciò il Maglificio procede con l’affiancamento iniziale oppure con un altro metodo particolare, ma molto apprezzato: su richiesta, presta alcune macchine ai dipendenti, che le possono portare a casa per insegnare il mestiere agli altri membri della famiglia. In questo modo l’azienda assumerà del personale già formato e i dipendenti possono contribuire al futuro lavorativo delle proprie famiglie. La media dell’età del personale, infatti, è 36 anni.

“La nostra è un’azienda che rientra nella piccolissima percentuale di quelle con un fatturato abbastanza importante, ma che mantengono i requisiti di impresa familiare”, dice Giuseppe Di Stefano, uno dei titolari e responsabile ufficio acquisti.

“I dipendenti sono tutti sullo stesso piano e anche gli uffici sono spesso mescolati, perché vogliamo raggiungere un clima di familiarità completa in un ambiente in cui si passa la maggior parte della giornata: per questo abbiamo predisposto una mensa aziendale interna”.

L’azienda è focalizzata anche nel ridurre l’impatto ambientale: nel 2011 nella sede di Sant’Egidio alla Vibrata è stato inaugurato un impianto di pannelli solari che dà la possibilità di auto-produrre la propria energia.

Ti consigliamo:

La rivoluzione digitale, un’occasione da cogliere per gli HR manager La formazione al tempo del digitale, apprendere con il micro learning |news| Nuova versione di Oracle HCM Cloud per rispondere alle esigenze di un personale sempre più evoluto e digitale Un ufficio digitale per gestire le persone. Quando la tecnologia è al servizio dell’HR Non di soli uffici vive il lavoro digitale Alle PMI piace il buono regalo e il benefit diventa digitale