Formazione

Le nuove frontiere della formazione

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Il periodo che stiamo vivendo nell’ambito della formazione può essere etichettato come una “fase pre-paradigmatica”: uno scenario, in sintesi, che precede l’affermarsi di un nuovo paradigma.

Questo spiegherebbe quindi il recente proliferare di nuove modalità formative, sempre meno legate all’aula e più focalizzate a stimolare l’interesse degli addetti ai lavori attraverso soluzioni innovative.

Se da un lato il grande fermento del settore conduce a testare nuovi prodotti, dall’altro rischia però di generare confusione, soprattutto nelle Direzioni del Personale.

Alberto Di Minin, Professore Associato presso l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa:“Il concetto tradizionale di aula –quella con un docente che dalla cattedra trasferisce un insegnamento agli alunni seduti nei banchi– è di stampo ottocentesco e non ha più spazio in questo momento”.

Gregorio Di Leo e Jlenia Ermacora , Co-Founder di Wyde, School of Leadership, Change and Innovation: “Oggi la formazione è diventata il campo di gioco della trasformazione e innovazione per l’intera azienda.

Un campo che aiuta ad aprire, includere e generare nuovi mondi. Un luogo in cui giocare –un Playground appunto– nel quale progettare insieme come essere diversi”.

Giorgio Ghezzi Responsabile Instructional Design and Training the Trainers di Enav Corporate Academy: “Abbiamo pensato che un simulatore potesse anche diventare una efficace metafora per lo sviluppo e il consolidamento di competenze complesse e così negli anni abbiamo sviluppato alcuni format che consentono di lavorare con diversi target […]”.

Franco Marzo di ASA Executive Search:“Dopo aver creato valore all’interno delle aziende, quando sono diventato Consulente di Direzione, ho cercato lo strumento più efficace per trasmettere quello che avevo imparato nelle imprese e l’ho trovato nella musica”[…].

Stefano Destro di Accelium & Mind Lab:“Le tecnologie consentono la personalizzazione dell’apprendimento e conducono gli allievi nella zona di apprendimento prossimale che è la condizione più efficace per generare apprendimenti profondi, che restano nel tempo”.

Laura Giammarrusti, Direttore Commerciale di Just Legal Services – Scuola di formazione legale: “Oltre alla parte prettamente linguistica si lavora dunque sulle qualità personali che il singolo ha in chiave di potenziamento del business, […]. Partendo da case study e attraverso workshop e role playing che prendono in esame casi pratici, i partecipanti sono coinvolti direttamente a livello sia tecnico linguistico sia trasversale con l’obiettivo di raggiungere una formazione che dia spessore e competenza al professionista”.

L’articolo completo è pubblicato sul numero di Gennaio-Febbraio 2019 di Persone&Conoscenze.
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