Porta OD&M

Il nuovo volto della consulenza HR

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Attraversando i corridoi di OD&M Consulting, a prima vista è difficile accorgersi che nell’organizzazione sia cambiato qualcosa. L’atmosfera che si respira è la stessa di sempre nella società di consulenza di Gi Group, la prima multinazionale italiana del lavoro presente in oltre 40 Paesi in Europa, America e Asia. Eppure qualcosa è cambiato per davvero.

Oggi al vertice c’è Stefano Porta, che ha assunto la carica di Amministratore Delegato a settembre 2018, prendendo il posto di Simonetta Cavasin. Una scelta, quella compiuta all’interno della società di consulenza, che assicura la continuità con il lavoro svolto dalla manager che ha contribuito all’attuale posizionamento di OD&M Consulting.

La scelta di Porta è arrivata dai piani altissimi: Stefano Colli-Lanzi, Amministratore Delegato di Gi Group, ha deciso di offrire questa importante opportunità all’ex Senior Consultant per far proseguire la società di consulenza nel solco già indicato dal precedente AD, che a sua volta aveva indicato Porta come il ‘successore’.

“L’obiettivo è crescere e rafforzare il nostro posizionamento, puntando sugli elementi che già contraddistinguono OD&M Consulting, ma inserendo anche elementi di innovazione”, esordisce Porta, che Persone&Conoscenze raggiunge nel suo nuovo ufficio a pochi giorni dall’ufficialità della nomina.

“La mia nomina ad AD è una scelta che garantisce la continuità interna”, spiega il manager. Infatti, la successione al vertice in realtà era stata pianificata da almeno due anni, proprio per evitare di farsi trovare impreparati. E non poteva essere altrimenti visto che la società di consulenza è specializzata proprio nella creazione di sistemi organizzativi e di sviluppo, oltre che di reward

Fare innovazione continua

Le persone del team sono l’aspetto più importante su cui Porta vuole continuare a investire. “Di fatto sono uno di loro, ma con un pezzo in più di responsabilità”, confessa il neo AD. Nonostante la sua nomina abbia inevitabilmente cambiato alcuni equilibri nella squadra, lo stesso manager spiega di avere “molto appoggio e fiducia” da parte dei colleghi, con i quali “c’è stima e rispetto” che vanno ben al di là dei ruoli.

Ricordando il suo primo discorso al team l’AD racconta: “Ho parlato
di continuità e innovazione: dobbiamo mantenere le nostre radici, guardando però al futuro in un’ottica di evoluzione”.

Porta ha già in mente alcune novità per il futuro di OD&M Consulting. “L’obiettivo è produrre costantemente innovazione in ogni linea di business, in modo strutturale, così da garantire la competitività sul mercato. Per esempio, in ambito Reward & Performance, ci stiamo integrando sempre di più con la tecnologia lato welfare per avere un’offerta ancora più completa, affiancando alla consulenza gli aspetti di servizio”.

Sul fronte Organization Design, invece, Porta ha intenzione di puntare “sull’open e digital innovation”, ossia al ripensamento dei processi e delle strutture organizzative in maniera tale da ampliare i confini delle organizzazioni all’ecosistema che le circonda, mentre sull’Assessment è già stata impostata un’attività con un partner per “implementare un modello di valutazione della team performance che considera il gruppo come singolo oggetto di analisi e non come ‘somma’ dei suoi componenti”.

L’obiettivo è individuare le competenze chiave della squadra, per dare una valutazione puntuale e per aiutarla a migliorare ancor di più”.

Un ruolo centrale in questo percorso di innovazione è giocato dal team Studi e Ricerche della società che realizza approfondimenti su specifiche tematiche del mondo HR. “Da questo gruppo di lavoro provengono molte idee, che le singole business line hanno poi il compito di concretizzare in servizi e soluzioni” dice l’Amministratore Delegato, fedele a un processo di innovazione che prevede un “pensiero”, cioè “guardare al futuro”, una creazione ossia “cosa fare rispetto allo scenario innovativo che si appresta ad arrivare” e una “messa a terra” che si traduce nella concretizzazione dell’innovazione nell’offerta commerciale.

Maggiori sinergie con Gi Group

In attesa di dare seguito alla strategia impostata, OD&M Consulting si appresta a chiudere l’anno: anche il 2018 si è confermato in crescita. “La sfida è proseguire la crescita anche nel 2019 incrementando ulteriormente le sinergie con il Gruppo”.

Il tema più caldo per il 2019 – da quanto emerge dall’osservatorio privilegiato della società – è il “team assessment”, in quanto, spiega Porta, “oggi le organizzazioni sono consapevoli che il vero driver del successo sono i team”: “Per questo serve grande attenzione alla costruzione, alla crescita e alla valorizzazione delle squadra”.

Nel complesso però il nuovo anno non è destinato a segnare particolari stravolgimenti rispetto al 2018, proprio per restare nel segno della “continuità” di cui si parlava in precedenza.

Di certo uno dei temi da affrontare è quello della ‘organizzazione ambidestra’, cioè quella forma organizzativa in grado di conciliare l’efficienza con la necessità di fare innovazione: “Da una parte le aziende devono preservare la propria tradizione, ma dall’altro devono aggiornare il modello organizzativo”, dice il manager.

Nonostante si sia appena insediato al vertice di OD&M Consulting, Persone&Conoscenze prova con Porta a immaginare il futuro della società di consulenza, cercando di ipotizzare cosa potrà succedere nell’arco dei prossimi cinque anni. “Nel 2021 immagino OD&M Consulting come la società di consulenza italiana punto di riferimento in ambito HR non solo per il Reward – tema su cui siamo già leader – ma anche per il People Development e l’Organization Design”. È una bella sfida, ma le premesse lasciano intendere che l’obiettivo è a portata di mano.

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