De Matteis, piano di formazione triennale

Angelo Di Marco, De Matteis Agroalimentare, regione campania, stage formativo

“Land, people, pasta”. Basterebbero le tre parole scelte per il logo aziendale per sintetizzare la filosofia di De Matteis Agroalimentare, uno tra i principali produttori italiani di pasta di grano duro. Il legame con il territorio campano, dove ha sede lo stabilimento principale, è ancora forte. Nella regione De Matteis dà lavoro a circa 300 persone, a cui si aggiungono dalle 50 alle 100 unità impiegate in Umbria.

Con un fatturato di 130 milioni di euro, l’azienda ha aumentato negli ultimi anni la sua capacità produttiva e oggi ha messo in conto per il 2019 investimenti da 12 milioni di euro. Il legame mai rescisso con il territorio ha portato 10 anni fa alla decisione di investire sulla filiera, per creare un ciclo produttivo integrato dal campo alla tavola del cliente.

“Il driver di questa evoluzione è la professionalizzazione che chiediamo agli agricoltori”, assicura Angelo Di Marco, Human Resources Team Director. I 1.800 contadini coinvolti nella filiera di Pasta Armando vengono riuniti ogni anno, nel mese di ottobre, in azienda. Con ciascuno di loro De Matteis ha firmato un contratto che riconosce un valore aggiunto rispetto alla borsa del grano e indica un preciso disciplinare da seguire per la coltivazione.

L’azienda investe molto anche nella formazione delle sue persone. Il piano formativo viene redatto con cadenza triennale, sulla base delle esigenze manifestate da ciascun team di lavoro. Si va dalla settimana di induction con lezioni su sicurezza, qualità, impianti e organigramma, garantita prima di operare sulle linee a quanti entrano in affiancamento, fino ai master MBA inseriti nei pacchetti retributivi per i dirigenti.

Si lavora sulla formazione anche all’esterno dell’azienda: De Matteis collabora con l’Istituto Tecnico Superiore di Grottaminarda in provincia di Avellino attraverso finanziamenti, docenze e inserimento degli stagisti, oltre che con l’Università di Salerno per indirizzare i piani accademici.

Lingue straniere e abilità commerciali

“Tra la formazione universitaria e le competenze che noi ricerchiamo in azienda esiste un gap ancora molto ampio”, ammette Di Marco. “Siamo alla ricerca di profili tecnici e di figure che sappiano dialogare con l’estero. Abbiamo grande difficoltà nella ricerca di personale che sappia abbinare conoscenze linguistiche a capacità commerciali: l’80% del nostro fatturato è prodotto tra America, Europa e Asia e non sempre si trovano persone che abbiano conoscenza della lingua tedesca o spagnola”.

Con il progetto Cambiamento 2018 sono entrate in De Matteis 50 nuove unità, individuate in base a criteri di alta professionalità per le figure responsabili e impiegatizie e in base alla potenzialità dei singoli nel settore della produzione. La via preferenziale per l’ingresso in azienda resta quella degli stage formativi. “Per quanto possibile, preferiamo costruire all’interno i profili giusti”, spiega Di Marco.

Impegnata a digitalizzare i processi, De Matteis si serve di un portale dedicato per comunicare con il personale e si prepara per il 2020 al passaggio a un nuovo gestionale. La ricerca e la selezione del personale, però, passa ancora per il colloquio. “Ci sono tematiche che crediamo non sia possibile trasferire all’Intelligenza Artificiale. L’azienda intreccia capacità manageriali e competenze tecniche a forti scelte valoriali: la conoscenza delle persone resta fondamentale”.