
Ciao Massimo
Sembrano trascorsi pochi mesi da quando a Torino, nell’autunno del 2009, ragionavamo con la comunità di Direttori del Personale della crisi che aveva investito il nostro mondo.
Ci attendeva, dicevamo, una situazione di grave difficoltà. Se il mondo non appariva più come prima era arrivato il momento di affrontare una forte discontinuità maturando una maggiore capacità di scelta tra le alternative possibili, con la consapevolezza che strumenti, metodi e procedure utilizzati fino a quel momento avevano perso la loro efficacia.
Era arrivato il momento di sviluppare nuove conoscenze, che potevano emergere solo se avessimo accettato di confrontarci con il presente senza paura. La crisi, dicevamo, è un interrogativo che chiede risposte, che si trovano solo lavorando insieme, solo condividendo conoscenze, fidandoci l’uno dell’altro, con generosità.
Sono passati quasi 10 anni da quell’incontro al quale Massimo Giuliberti ha partecipato. Allora era Direttore Personale e Organizzazione di Martini&Rossi e Presidente Gruppo AIDP Piemonte e ricordiamo la sua disponibilità e generosità per aver sostenuto i nostri dibattiti, insieme con la comunità che aggrega la nostra rivista Persone&Conoscenze con il suo Direttore Francesco Varanini.
C’era motivo di credere, dicevamo, che nuovi modi di lavorare insieme siano già una risposta. Non potremo più contare sul pensiero di un manager animato da quella che Giuseppe Berta – che certamente conosceva – ha definito “un agire imprenditoriale mosso da una forza che va oltre la razionalità“. Quella forza che lo ha portato a scalare il Kilimangiaro pochi giorni fa. È scivolato, pare, mentre stesse cercando di scattare una foto che non vedremo mai.