CDI, gestire personale eterogeneo: la tecnologia al servizio dell’HR

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Attivo da oltre 40 anni a Milano e con una presenza capillare nel territorio lombardo attraverso un network di strutture a Corsico, Rho, Cernusco sul Naviglio, Corteolona, Pavia e Varese, il Centro Diagnostico Italiano (CDI) è una struttura sanitaria ambulatoriale a servizio completo orientata alla prevenzione, diagnosi e cura in regime di day hospital.
La sua fondazione risale alla primavera del 1975 quando la famiglia Bracco, con grande lungimiranza, scelse di concretizzare un’idea che per l’epoca era assolutamente innovativa: investire sulla prevenzione, mettendo al centro il paziente. Oggi CDI conta oltre 1.000 professionisti, fra dipendenti e consulenti, medici specialisti, tecnici sanitari, infermieri e impiegati, e offre servizi a circa 430mila pazienti ogni anno: l’età media è di circa 42 anni con una prevalenza di presenza femminile.

Nel 2006 CDI ha ricevuto inoltre il prestigioso accreditamento da parte di Joint Commission International –braccio internazionale di The Joint Commission (Usa)– l’organizzazione non governativa e non profit dedita, da oltre 75 anni, al miglioramento della qualità e della sicurezza nei servizi sanitari. L’accreditamento rafforza l’elevata qualità dell’offerta assistenziale e clinica, attraverso valutazioni basate su standard internazionali, e contestualmente rende più articolata la gestione delle persone.

La gestione condivisa tra due Direzioni

“Siamo una realtà che è cresciuta negli ultimi anni con l’obiettivo di dare alla comunità di pazienti del territorio lombardo servizi di eccellenza attraverso la costante ricerca della personalizzazione del servizio”, spiega Federica Visioli, Responsabile Risorse Umane di CDI. “La nostra struttura, infatti, offre una vastissima gamma servizi, tra cui un’area accreditata (laboratorio di analisi, radiologia e diagnostica per immagini, medicina nucleare e radioterapia), un’area privata (visite specialistiche, fisioterapia e riabilitazione, chirurgia e odontoiatria e check up) e un’area di servizi per le aziende”.

Per assicurare ai pazienti l’alto livello di qualità e i numerosi servizi, CDI si è dotata di un vasto numero di professionisti –sanitari e non– come argomenta la Responsabile RU: “Vantiamo la collaborazione di esperti del settore sia come dipendenti strutturati sia come consulenti autonomi o convenzionati”. Sinteticamente significa una grande complessità nella gestione delle persone perché “si tratta di figure altamente specializzate o con ruoli peculiari”: “L’esercizio della professione sanitaria richiede il costante aggiornamento formativo: per esempio ECM, aggiornamento iscrizione all’Albo, ecc., quindi è fondamentale, oltre cheutile, un sistema evoluto per la gestione del personale”, continua Visioli, arrivata in CDI a maggio 2016, dopo diverse esperienze in settori sanitari.

La gestione delle persone avviene grazie alla costante collaborazione tra l’HR –costituita, oltre che dalla Responsabile, da un team di alte tre figure– e la Direzione Sanitaria che si occupa del personale medico. “È importante creare uniformità dei processi, pur in presenza di ruoli e contratti diversi, per promuovere la sinergia e la collaborazione fra professionisti”, chiarisce la manager, illustrando la complessità di sovrintendere le Risorse Umane dell’organizzazione.

Soluzione verticale per il settore

Per le ragioni sopra descritte, in CDI è fondamentale una soluzione digitale per la gestione del personale. L’azienda ha scelto di proseguire la collaborazione con Talentia, affidandosi alla nuova versione di Talentia HCM: “La scelta è stata confermata per due ragioni fondamentali: sostenibilità economica della soluzione informatica e possibilità di customizzazioni”, dice Visioli, in riferimento alle specificità dell’organizzazione di CDI.

“Talentia ha cercato di interpretare le nostre esigenze, fornendoci una soluzione user friendly di default cosi da favorirne l’utilizzo. Inizialmente Talentia HCM era stato implementato come sistema gestionale per profili amministrativi; progressivamente il suo utilizzo è stato ampliato anche alle figure sanitarie, sfruttando meglio le potenzialità dello strumento”, ammette la manager. Quindi, “non solo gestione dell’anagrafica, ma anche delle funzioni di recruiting, formazione e struttura organizzativa”.

Entro la fine del 2018, infatti, “ci auguriamo di completare e migliorare l’implementazione del Performance Management nonché la gestione del personale sanitario attraverso l’incrocio di matrici di ruoli, percorsi formativi, titoli accademici e indicatori di performance e infine l’assegnazione e la valutazione degli MBO attraverso un percorso digitalizzato. Si tratta di individuare elementi funzionali per valutare al meglio i profili che lavorano in CDI”, specifica Visioli.

La migrazione alla nuova versione di Talentia HCM è avvenuta nel 2016, consentendo anche il miglioramento di alcune funzionalità: connessione al sito internet per la raccolta sistematizzata dei curricula, anche con chiavi di ricerca specifiche. La facile fruibilità di navigazione all’area di recruiting, inoltre, ha fatto sì che anche giovani professionisti sanitari inizino a utilizzare questi canali online per l’invio delle proprie candidature. Talentia HCM ha poi “una gradevole interfaccia che ha facilitato il suo utilizzo non richiedendo particolari sessioni di approfondimento formativo”, conclude Visioli.

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