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A partire dagli Anni 50 del Novecento l’Intelligenza Artificiale (AI) è stata oggetto di studio, spesso evocando la fantascienza e la paura che un giorno i robot possano sostituire gli umani. Queste tecnologie permetteranno, molto probabilmente, un aumento della produttività, soprattutto in alcuni settori e in alcune organizzazioni, ma allo stesso tempo potrebbero implicare una diminuzione degli addetti ad attività di tipo routinario. Leggi tutto >

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La trasformazione digitale è indubbiamente uno dei principali driver dei cambiamenti che stanno avvenendo nelle aziende in questi anni. Cambiare vuol però dire dover affrontare –in molti casi– la resistenza delle persone. In quest’ottica è utile intraprendere un percorso di Change management per accompagnare i dipendenti nella rivoluzione digitale.

Non c’è, infatti, da fare i conti solo con dispositivi diversi e nuove tecnologie da utilizzare: la digitalizzazione sta trasformando i luoghi di lavoro, abbattendone i confini e consentendo, tra le varie novità, di svolgere il lavoro da remoto. Ma si modificano anche le tipologie di lavoro dovute alle nuove modalità di fare business. È in questo senso che la digitalizzazione è ‘disruption’: crea nuovi modelli di impresa e di business in ottica digital. Leggi tutto >

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Nove aziende italiane su 10 cercano profili digitali, ma solo tre investono sullo sviluppo delle relative competenze. Una ricerca condotta da EY, IAB & Spencer Stuart sulle competenze del futuro fotografa una realtà in cui è ancora forte il gap digitale rispetto agli altri Paesi europei. La mancanza di abilità specifiche e di progettualità orientata al domani impatta soprattutto sulla professione HR, coinvolta in prima persona nella ricerca e nella selezione di talenti. Anche digitali. Leggi tutto >

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Si trasforma il lavoro e si trasformano i luoghi di lavoro. Le aziende non hanno più un confine fisico e si sviluppano ecosistemi all’interno dei quali collaborano diversi attori. A rendere possibili le nuove modalità di collaborazione sono le tecnologie digitali che permettono alle persone di offrire il loro contributo, a prescindere dalla loro collocazione fisica.

Ma non è solo la geografia del lavoro a cambiare: è cambiato il contenuto del lavoro e la modalità con la quale si fa impresa. E non a caso di parla di “disruption”, che si traduce nella capacità di creare nuovi business in grado di interpretare uno scenario ‘digitale’ che, per la prima volta, vede il mercato B2C influenzare quello B2B, entrando nell’organizzazione per ‘scardinarne’ i tradizionali processi. Leggi tutto >

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