Tecnologie al servizio delle attività della direzione del personale

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NUOVI ORIZZONTI PER LA GESTIONE DEL PERSONALE

di Erica Baroni

Affrontare nuove sfide, capacità di adattarsi ai cambiamenti continui e di rispondere a esigenze sempre nuove. Queste alcune delle competenze richieste alla Direzione del Personale. Come far fronte a tutto ciò? La tecnologia ci viene certamente in aiuto, consentendo attività e analisi che fino a non molto tempo fa avrebbero richiesto alla funzione Risorse Umane tempi e sforzi molto maggiori. In questo speciale cercheremo di scoprire come facilitare molte operazioni e come accrescere enormemente le opportunità di un settore in cui le nuove tecnologie hanno un enorme spazio d’espansione.

Il capitale umano rappresenta la leva indispensabile per il conseguimento di qualsiasi risultato imprenditoriale. Per le aziende, avere a disposizione in ogni momento tutte le informazioni delle proprie persone è importantissimo, ma non sempre facile. Identificare le potenzialità delle singole risorse è infatti una necessità primaria, poiché attraverso l’accurata valorizzazione del capitale umano si possono ottenere i massimi benefici, ottimizzando i costi. Saper amministrare, gestire e organizzare al meglio il personale è quindi alla base della ‘creazione del valore’, soprattutto in uno scenario socio-economico come quello attuale, caratterizzato da forti cambiamenti e diversità che rappresentano le sfide del nuovo millennio, insieme alle ben note difficoltà indotte da una crisi che non accenna a diminuire.

 

Gestione delle persone flessibile e dinamica

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Andrea Clavarino
Direttore Generale
Copernico Paghe

Secondo Copernico (azienda piemontese da molti anni presente sul mercato con le proprie soluzioni informatiche per l’amministrazione e la gestione del personale) era diventato urgente fornire uno strumento utile alla gestione flessibile e dinamica delle risorse, che consentisse di coniugare operatività quotidiana e capacità di proiettare nel futuro le leve strategiche rappresentate dal capitale umano delle singole realtà produttive: in estrema sintesi, occorreva dotare le aziende di un mezzo in grado di migliorare –e da subito– le performance di business. “E questo è l’obiettivo che Copernico si propone di raggiungere con la ‘Console del Manager’, l’applicativo recentemente lanciato sul mercato –esordisce Andrea Clavarino, Direttore generale di Copernico–. La Console del Manager è un programma web realizzato in linguaggio .net e, con riferimento alla parte grafica, in linguaggio Silverlight. Mediante un menù ‘a tendina’, il tool riepiloga numerose informazioni legate al dipendente proponendole, in forma sintetica e sicura, ai manager interessati. Gli utenti ricevono infatti dal sistema un’opportuna profilatura basata sulla loro collocazione nell’organigramma aziendale, potendo avere accesso ai dipendenti a loro collegati”. Molteplici i dati disponibili con una semplice visualizzazione: dati anagrafici, grado e tipo di istruzione, percorso di formazione aziendale e ‘sentieri’ di carriera (accompagnati dagli indispensabili dettagli economici), oltre al classico riepilogo relativo al ‘residuo’ delle ferie maturate (e non ancora godute) e ai permessi. L’applicativo consente, tra l’altro, di visualizzare in formato pdf una serie di documenti di diverso genere, quali le note di merito, i certificati sanitari, gli eventuali provvedimenti presenze consultabili impostando criteri personalizzabili a seconda delle necessità organizzative e gestionali.

 

Strumenti per analisi e simulazioni

Per rendere lo strumento ancora più utile, Copernico ha sviluppato specifici form statistici, che permettono ai manager, ogni volta che lo desiderino e in ogni situazione (l’applicazione è infatti perfettamente compatibile con i più recenti strumenti di comunicazione, come ad esempio i ‘tablet’), di monitorare le varie situazioni e tenere sotto attento controllo anche gli aspetti di tipo gestionale, valutandone gli impatti economici. La Console del Manager permette anche di effettuare diverse analisi e simulazioni, sulla base dei dati presenti sul Database dell’Erp ‘Copernico’, utilizzando le combinazioni di filtri che possono essere scelte di volta in volta dall’utente. “Proprio per le interessanti caratteristiche sopra elencate –unite a una ‘resa’ grafica ad alto impatto, che ne rende ancora più semplice e gradevole l’utilizzo– questo innovativo strumento ha già richiamato l’interesse di numerose aziende soprattutto di medie e grandi dimensioni, per le quali costituisce ormai una leva gestionale di grande importanza. Come ad esempio la società Sammontana Spa che, considerato l’elevato valore del capitale umano impiegato, necessita di un tool dinamico e semplice da usare, che consenta la rapida consultazione di informazioni dettagliate per ogni singolo dipendente e allo stesso tempo di sintetizzare i dati di maggiore interesse ai fini strategici e decisionali” conclude Clavarino.

 

Un supporto immediato

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Francesco Minichini
Product Manager
Cezanne

Laddove non esiste il supporto di un tool informatico nella gestione dei processi Hr, aggregare i dati e capire come le persone sono gestite all’interno dell’organizzazione è abbastanza difficoltoso. Solitamente infatti la direzione Hr è costretta a raccogliere dati sparsi in varie aree aziendali e fare incroci molto complessi per ottenere indicatori significativi. Ecco perché Cezanne Software ha rilasciato a fine maggio una nuova feature per la soluzione Enterprise, disponibile nel Service Pack 4: è Dashboard 2.0, uno strumento a supporto della direzione del personale che mostra immediatamente cosa accade all’interno dell’organizzazione, subito apprezzato dalla base clienti che ha già avuto modo di vederlo in anteprima. Se consideriamo, ad esempio, uno dei compiti fondamentali di questa funzione, cioè supportare e guidare il management nel mantenere alto l’engagement e il livello di soddisfazione e di sviluppo delle persone, diventa sempre più cruciale disporre di tool che forniscano in tempo reale analitiche e kpi dei processi chiave di gestione del personale. In questo contesto il software può contribuire in modo decisivo, facendo da trait d’union tra la funzione Hr, le persone e il top management. “La nostra Suite Enterprise Dashboard 2.0 –spiega Francesco Minichini, Product Manager di Cezanne Software– aggrega informazioni provenienti da processi diversi, come la valutazione delle performance di una persona e la revisione salariale. Mettere a disposizione un’analitica che aggreghi queste due dimensioni apparentemente slegate significa fornire all’area Hr delle evidenze estremamente utili per prendere decisioni di carattere più strategico”.

 

La cura delle persone

“In quest’ottica, il nostro tool è una guida per la direzione Hr nel capire come si stanno realizzando i processi. La Dashboard che abbiamo sviluppato va in questa direzione: dalla prima schermata manager e responsabili Hr hanno la possibilità di visualizzare grafici, analitiche e indicatori sui processi chiave per il Talent Management. Non è più necessario eseguire ricerche e operazioni complesse per ottenere i dati desiderati, poiché, appena entrati nel sistema, tutte le informazioni chiave sui processi sono già visibili: risulta così valorizzata ed enfatizzata la caratteristica di integrazione della Suite Enterprise che raccoglie le informazioni esistenti nell’organizzazione su tutti i processi Hr (performance, selezione, formazione…)” aggiunge Minichini. La Dashboard ha un riquadro particolare –Professional Talent Panel– che mostra una serie di ‘semafori’ sui processi chiave (come gestione delle valutazioni, formazione, campagne di selezione, revisione salariale) che funzionano come alert sull’andamento dei processi per ogni famiglia professionale. Cliccando sul semaforo compare la lista delle persone coinvolte nello specifico processo e navigando nel sistema vengono visualizzate le informazioni dettagliate relative ad ogni persona. La Dashboard quindi è uno strumento che da subito offre informazioni chiave sui processi strategici del talento, supporta nel prendere decisioni e mostra direttamente dove ci sono criticità su cui intervenire senza operare con maschere di ricerca e query. “Disporre immediatamente al log in della situazione sulle aree critiche e di eccellenza –continua Minichini– permette alla direzione Hr di prendere velocemente decisioni e di condividere queste informazioni con i responsabili competenti. Tenere sotto controllo la situazione dei ‘talenti’ al fine di applicare al meglio la strategia aziendale contribuisce a trattenere i ‘performer’ migliori, vero valore di un’azienda e motore di crescita del business”. Ogni persona deve seguire un percorso di sviluppo ad hoc: la direzione del personale deve saper indirizzare correttamente il management o i responsabili dei team nell’applicare le azioni adeguate alle persone. “Fino a dieci-quindici anni fa i modelli di valutazione e talent management erano basati su giudizio formulato in funzione del ruolo rico- perto; ora si è passati a modelli che prediligono il focus sulla persona. Ogni persona dunque ha una valutazione delle proprie performance e un piano di sviluppo differenziati da quelli degli altri colleghi, anche a parità di ruolo professionale” conclude Minichini.

 

Valorizzare le persone

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Paola Caccia Dominioni
Responsabile Risorse Umane
Zeta Service

L’outsourcing dell’amministrazione del personale è in piena evoluzione. “Per noi è ormai chiaro –afferma Paola Caccia Dominioni, Responsabile Risorse umane di Zeta Service– che alle due grandi aree già collaudate, quella dell’elaborazione dei cedolini e quella della gestione delle presenze, se ne stia aggiungendo una terza: la gestione delle risorse umane in un’ottica di valorizzazione dei talenti. In Zeta Service abbiamo avvertito questa esigenza grazie ai numerosi momenti di confronto con le Direzioni del Personale dei nostri clienti, durante i quali è emersa la necessità di una maggiore chiarezza circa alcuni aspetti della gestione del personale. In particolare, l’esigenza di verificare se esista un modo per misurare gli effetti della circolazione del valore in azienda e se sia possibile utilizzare dati oggettivi per definire modelli che, una volta applicati, garantiscano risultati misurabili. La nostra risposta ad entrambi i quesiti è stata di carattere positivo, e così abbiamo scelto di creare un servizio ad hoc per dare riscontro a tali richieste. Alla base della nuova proposta si trovano i dati che ogni mese sono prodotti dal nostro Servizio di Elaborazione Paghe. A partire dal valore e dalla qualità di queste informazioni abbiamo creato un modello che evidenzia le relazioni tra indici generali, valori di sviluppo individuali e tendenza evolutiva aziendale su base storica, così da poter ricavare quegli elementi necessari a definire cruscotti di controllo e percorsi di miglioramento personalizzati per individuare e traguardare risultati certi e oggettivabili”. Il passo immediatamente successivo è stato quello di recuperare informazioni gestionali, di sviluppo e di contesto attraverso interviste alle direzioni del personale, onde sviluppare un report di critica analitica e prospettica.

 

Un servizio calato nella realtà aziendale

“L’obiettivo del nostro servizio –continua Caccia Dominioni– è dunque quello di coniugare la teoria della gestione del capitale umano con la peculiare realtà del vissuto di un’azienda così che, dall’intersezione tra elementi guida e indici precisi, nasca un sistema improntato di volta in volta su una particolare realtà aziendale che le permetterà di avere visibilità di tutti i suoi diversi ecosistemi interni. La realizzazione di sistemi in grado di individuare questi dati, ordinarli, leggerli e renderli interpretabili in indicatori è spesso considerato un investimento che solo pochi possono affrontare sia in termini di costi di struttura che di tempo e risorse da dedicare. La logica del nostro servizio risponde proattivamente a queste criticità. Grazie all’opportunità fornita dalla gestione in outsourcing, l’analisi finale –derivante dalla raccolta dei dati e dalla loro elaborazione– è prodotta direttamente da noi minimizzando e condividendo gli investimenti pur conservando le personalizzazioni e le peculiarità di ogni azienda”. I Direttori del Personale non dovranno far altro che leggere i risultati di un’analisi veritiera e corrispondente allo stato della loro azienda e dei loro dipendenti. Inoltre, in un’ottica di ancora maggiore apertura e progresso, le aziende interessate potranno fare network per avere la possibilità di confrontarsi circa i risultati del monitoraggio e le politiche salariali e gestionali attuabili.

 

Obiettivi: scalabilità, flessibilità e collaborazione

Antex ha negli ultimi anni fatto notevoli investimenti che si sono tradotti sia nello sviluppo di funzionalità a supporto di esigenze nuove dei Direttori del Personale e del management aziendale, sia in infrastrutture tecnologiche in grado di garantire livelli sempre più elevati di scalabilità, flessibilità e collaborazione, riuscendo nel contempo a raggiungere gli obiettivi di riduzione dei costi. “I nostri clienti possono scegliere tra diversi livelli di servizi quello che meglio si adatta alle proprie esigenze aziendali, così come attingere alle funzionalità che meglio rispondono ai bisogni della Direzione del Personale, nell’ottica di semplificare al massimo e valorizzare appieno la gestione e l’amministrazione del personale” spiega Giorgio Colagrossi, Direttore It di Antex.

 

Il portale Web

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Giorgio Colagrossi
Direttore It
Antex

Punto di partenza per Antex è stata la realizzazione di un Portale Web che ‘contenesse’ una suite di differenti applicazioni, fortemente specializzate verticalmente, tali da fornire nel loro insieme una completa copertura di tutte le funzionalità Hr, sia per la direzione che per i dipendenti, con operatività Web 2.0. “Seguendo le linee di questa evoluzione –racconta Colagrossi– si è scelta un’architettura orientata ai servizi (Soa), che operasse in termini di componenti capaci di offrire servizi applicativi, sia verso l’interfaccia utente sia verso altre componenti applicative. Il numero dei servizi sviluppati, la loro distribuzione geografica e la differenziazione delle piattaforme applicative ha portato ad affrontare le tipiche problematiche di orchestrazione e interoperabilità tra le diverse applicazioni. Nell’ottica di garantire la scalabilità, la sicurezza e la qualità del servizio, è stata data massima priorità alla necessità di monitoring dei servizi applicativi, alla qualità dei dati offerti, al logging e journaling applicativo”.

 

I servizi cross-suite

Arini_80_5Per quanto riguarda le funzionalità presenti nel Portale Antex, ai servizi tradizionali di Paghe, Presenze, Trasferte e Note Spese, Hrm, Costo del Lavoro e Budget ecc. si affiancano servizi cross-suite. Vediamo quali. Gestione centralizzata dell’output: consente di gestire qualunque flusso proveniente dai sistemi gestionali per comporne un layout grafico e quindi inserirlo nella gestione collaborativa offerta dal motore di Content Management. Document e Content Management: consente alle aziende di avere a disposizione un’area dedicata di gestione dei contenuti, dove poter pubblicare qualunque tipo di documento aziendale, fruibile dai dipendenti con una serie di strumenti di collaborazione, oggi comuni nel Web 2.0. Portale Dipendenti: consente ai dipendenti non solo la classica gestione dei giustificativi di assenza, trasferta e note spese, con relativi workflow autorizzativi, ma anche un’interazione diretta con l’Ufficio del Personale. È così possibile consultare, come nel caso dei documenti fiscali, comunicazioni, Faq oltre che inserire modifiche di tipo anagrafico e relative ad altri documenti di lavoro, soggette a processi autorizzativi. Il tutto con strumenti avanzati di ricerca, di archiviazione dello storico e tracciatura delle modifiche, semplicità e riduzione dei costi e tempi di gestione e pubblicazione dei contenuti. Datawarehouse (Dwh): consente di collezionare i dati provenienti dalle procedure gestionali, fornendo una reportistica in un formato di visualizzazione che coniuga sia la semplicità di utilizzo, che le più sofisticate tecniche di navigazione del dato. Il Dwh utilizza la tecnologia Olap (OnLine Analytical Processing) per un accesso immediato ai dati e sfrutta la modalità Drill-Down per passare dal dato aggregato al massimo dettaglio richiesto. Tale tecnologia è funzionale ad analizzare ogni dimensione possibile. Inoltre sono disponibili tutti i formati standard per la generazione degli output, con una semplice modalità di personalizzazione del report. Gli output possono essere rappresentati attraverso una vasta gamma di grafici (a torte, istogrammi ecc.) creando cruscotti di immediato utilizzo per la Direzione del Personale.

 

La funzionalità per analizzare e pianificare

Il servizio di Pianificazione e analisi multidimensionale di Antex supporta la Direzione del Personale nelle attività di budgeting, analisi consuntivo e forecasting del costo del lavoro, consentendo una serie di simulazioni (what if) e un’analisi avanzata dei dati organizzati in modo multidimensionale, grazie a strumenti di Business Intelligence (BI). Il servizio fornisce il supporto ideale per le scelte aziendali relative a incrementi e decrementi del personale, cambi organizzativi, ristrutturazioni ecc., valutando le conseguenze delle politiche retributive e prevedendo gli impatti derivanti dalle variazioni contrattuali. Anche nel caso del budget può essere impostato un processo collaborativo nella fase di inserimento delle previsioni. Questo può essere infatti delegato alle diverse strutture organizzative coinvolte nel processo di definizione del budget, consentendo tuttavia alla Direzione delle Risorse Umane di esercitare un ruolo autorizzativo. Il ‘reporting set’ rappresenta il risultato ultimo della pianificazione e fruisce ancora una volta di tutti i vantaggi di navigazione e analisi offerti dalla tecnologia Olap. Vi è la possibilità di operare direttamente da Excel e di costruire report ad hoc sfruttandone tutte le potenzialità, anche grafiche. Sempre tramite Excel è possibile gestire l’intero processo di previsioni, operando anche off-line, e successivamente allineando il motore multidimensionale. Coerentemente con il paradigma Soa, anche l’architettura hardware del Portale è totalmente distribuita e anche geograficamente collocata in più datacenter, che garantiscono i più alti standard di sicurezza e virtualizzazione, andando a costituire un ‘private Cloud’ ideale per l’erogazione delle funzionalità Hr in modalità a servizio (SaaS). “Grazie a questi sforzi fatti nell’evoluzione tecnologica e nell’integrazione delle specifiche soluzioni gestionali, Antex sta oggi muovendosi verso un’offerta che includa anche applicazioni per mobile device, al fine di rendere l’enorme patrimonio di informazioni che Antex gestisce per i suoi clienti nel ‘private Cloud’, accessibili come una unica base dati, ovunque, e con strumenti di analisi sempre più sofisticati e intelligenti. Ci proiettiamo così nell’era del Web 3.0” conclude Colagrossi.

 

Il mondo mobile

In Italia ci sono più cellulari che persone: il numero di dispositivi mobili in uso infatti è quasi il doppio della popolazione italiana, come ci ricorda Nicola Uva, Business development director di Adp Italia. Ciò significa che tutti disponiamo di più di un apparecchio, dal quale non ci separiamo mai e, quando lo dimentichiamo, andiamo in crisi: si può affermare dunque che i dispositivi mobili hanno realmente modificato le nostre abitudini di vita. Chiunque voglia implementare applicazioni o servizi, o mettere a disposizione informazioni, non può quindi prescindere oggi dal supportare le tecnologie dei dispositivi mobili perché altrimenti taglierebbe fuori una fetta di mercato –coloro i quali usano solo dispositivi come lo smartphone– o fasce di orario di utilizzo (i dispositivi classici come notebook o desktop sono infatti utilizzati principalmente in orario d’ufficio o di sera). Oggi le applicazioni classiche –browser-oriented, pcoriented– si rivolgono a un pubblico limitato in orari limitati; realizzare le stesse funzionalità per dispositivi mobili significa invece coprire tutta la popolazione italiana senza problemi d’orario né di calendario. Per le aziende che vogliono rimanere sul mercato è dunque imprescindibile sviluppare applicazioni mobili. Si pensi inoltre alle abitudini della millenium generation, che lavora esclusivamente con questi dispositivi…

 

L’era del web 3.0

Ma quali sono le possibilità offerte da queste tecnologie? Parlando di web –spiega Uva– già oggi possiamo indentificare tre ere di internet: web 1.0, web 2.0 e web 3.0. Il web 1.0 lo possiamo associare al termine ‘read’: in quella fase, un utente riusciva a leggere informazioni attraverso le applicazioni web a disposizione. Il web 2.0 lo possiamo associare al termine write’, perché in aggiunta alla lettura questa fase ha permesso una interazione dell’utente con le applicazioni. Il web 3.0, nuova era in cui siamo già entrati, si può associare al termine ‘execute’: il web è in grado di eseguire azioni manifestando una intelligenza e una capacità di interagire con il mondo esterno. Un esempio concreto di questa intelligenza lo troviamo nell’Internet of things – internet delle cose, una delle evoluzioni del web 3.0, nel quale gli oggetti acquisiscono un’intelligenza propria e si rendono riconoscibili con gli altri. Tra gli esempi citati da Uva, la sveglia che suona prima se il traffico è più intenso del solito: la sveglia diventa oggetto con un’identità che dialoga con un altro oggetto –in questo caso un analizzatore del traffico– e si rende conto che per arrivare in ufficio il tempo necessario sarà maggiore del solito e quindi suona prima. Oppure le piante che comunicano all’innaffiatoio quando hanno bisogno di essere innaffiate, o ancora le scatole di medicinali che avvisano quando è ora di prendere la medicina, o il frigorifero che avvisa quando sta per finire un alimento. Con il mondo web 3.0 siamo passati all’azione. È chiaro che tutto ciò funziona se siamo perennemente connessi. E a garantire la connessione perenne è il mobile, dovunque ci si trovi e in qualunque momento.

 

Le opportunità offerte dai dispositivi di prossimità

Arini_80_6Con queste premesse e le enormi opportunità offerte dalle tecnologie di ultima generazione, aziende come Adp, che si occupa di servizi e applicazioni che riguardano il mondo della gestione del personale, si sono domandate che cosa si può fare per migliorare la vita lavorativa e privata delle persone. “Per cominciare –afferma Uva– si può già agire all’ingresso in azienda. Oggi abbiamo ancora un badge per l’azienda, una carta di credito, un bancomat, la carta d’identità, la patente… tanti documenti diversi. Con alcuni clienti abbiamo già implementato tecnologie che permettono, attraverso l’uso del cellulare, di identificare la persona che entra in azienda e consentirle o negarle l’accesso ad alcune aree ma anche di pagare il pranzo senza utilizzare il buono mensa. Tutti i cellulari di nuova generazione dispongono di un dispositivo di prossimità –Rfid, identificazione a radio frequenza– che trasmette questo tipo di informazioni; può essere utilizzato in tanti modi, uno di quelli che adottiamo è quello per l’accesso in azienda in luogo dell’utilizzo del badge”.

 

Intervenire nei processi aziendali a distanza

Un altro esempio di applicazione mobile che Adp fornisce riguarda tutta la gestione dei processi aziendali, processi complessi che richiedono l’intervento di più attori con funzioni di inserimento di informazioni o di autorizzazione/rifiuto di determinate richieste, ad esempio ferie, permessi, assenze. Molto spesso il manager o il responsabile che deve autorizzare la richiesta è fuori ufficio o fuori sede, i processi non si chiudono con le giuste tempistiche. Adp offre la possibilità di essere avvisati del processo in corso e, con una semplice funzione, di intervenire nel processo attraverso il mobile. In questo modo, un responsabile può, ovunque si trovi, intervenire nel processo senza bloccarlo, con grande vantaggio per la persona e per l’azienda. Tra la applicazioni mobile implementate da Adp anche l’accesso alle informazioni personali, quindi la possibilità di guardare i propri dati, il cedolino paga, il contatore di ferie e permessi, oltre che di pianificare le ferie e i permessi. In arrivo nel 2013 funzionalità più complete per la visualizzazione di informazioni come corsi di formazione, percorsi professionali, schede di valutazione, obiettivi aziendali. Queste applicazioni mobile daranno la possibilità di disporre, su un dispositivo che la persona ha sempre con sé, delle informazioni principali che la riguardano.

 

L’impatto della tecnologia in azienda

Andrea Keller Direttore Smart Solutions Edenred Italia
Andrea Keller
Direttore Smart Solutions
Edenred Italia

La crescente accelerazione tecnologica degli ultimi dieci anni ha investito sia le aziende sia la sfera personale, con tassi di adozione della tecnologia molto variabili. È la sfera privata a esserne maggiormente influenzata: in molti disponiamo di smartphone, laptop, tablet. “Le aziende invece –come sottolinea Andrea Keller, Direttore Smart Solutions Edenred Italia– benché abbiano sempre utilizzato la tecnologia, ne valutano accuratamente l’adozione in funzione del suo impatto sui processi organizzativi dell’impresa”. Attualmente esistono ampi spazi di utilizzo delle tecnologie; la penetrazione degli instant messaging –strumenti come Skype e Msn– e la loro integrazione nella postazione di lavoro e quindi nell’attività quotidiana è una consuetudine in molte aziende negli Stati Uniti, mentre in Europa e in particolare in Italia, questi strumenti sono meno diffusi e si concentrano nei settori tecnologici. Ma cosa chiedono le aziende alla tecnologia? “Innanzitutto –continua Keller– estrema semplicità d’utilizzo e funzionalità. Attraverso questi due requisiti si riducono i costi e si generano produttività e nuove soluzioni per i clienti. Questo avviene quando la tecnologia si integra perfettamente con il funzionamento di un’organizzazione. Oggi in alcune circostanze le aziende adottano le tecnologie ma non le utilizzano in modo pervasivo lasciando spazio ad ampi margini di miglioramento”.

 

L’evoluzione del buono pasto

Conosciuta per più di quarant’anni per il suo prodotto di punta, il Ticket Restaurant, nell’arco degli ultimi vent’anni Edenred ha avviato un processo molto dinamico di diversificazione anche tecnologica: non più solo ticket cartacei ma anche card di pagamento elettroniche e piattaforme web. Dopo una storia di diversi decenni in cui il prodotto di punta è stato un benefit per i dipendenti, fornito su supporto esclusivamente cartaceo, nel 1994 Edenred ha lanciato il primo, vero buono pasto elettronico ma ci sono voluti ben quattordici anni perché il mercato manifestasse un interesse significativo nei confronti di questa soluzione. Anche in questo caso, nonostante la tecnologia fosse disponibile, le aziende non erano ancora pronte ad adottarla. Solo nel 2008 il buono pasto elettronico ha finalmente registrato una forte accelerazione; da allora la tecnologia è entrata nel mondo del buono pasto, traghettandolo in modo naturale verso la soluzione mobile soprattutto in Italia, Paese particolarmente ricettivo all’uso del mobile e in particolare degli smartphone.

 

L’ecosistema ‘mobile’

“Siamo in una realtà –afferma Keller– in cui sempre più attività orbitano intorno alle App scaricabili sui device mobili; appare naturale dunque declinare tutti i nuovi servizi, e quindi anche il servizio di Ticket Restaurant, sullo Smartphone. Abbiamo perciò iniziato a lavorare con l’Osservatorio Nfc & mobile Payment del Politecnico di Milano e l’idea ha cominciato a prendere forma anche grazie a una tavola rotonda con società come Ingenico, leader italiano dei terminali di pagamento –tecnologia indispensabile in un ecosistema mobile–, Rim, che con il suo prodotto BlackBerry è ancora leader nel mondo aziendale e Reply, realtà italiana molto dinamica e innovativa che sviluppa il software e l’App che consentirà di utilizzare anche i ticket elettronici in questo ecosistema mobile. A ottobre, con i nostri partner, lanceremo il Ticket Restaurant mobile. Avvieremo quindi questa prima esperienza di Ticket Restaurant sul cellulare in collaborazione con il Politecnico, coinvolgendo collaboratori e studenti dell’ateneo. L’idea è di tenere il pilota attivo per sei mesi e raccogliere successivamente pareri e commenti sull’usabilità da parte di tutti gli stakeholder coinvolti. Il nostro approccio al mobile non si limita al semplice pagamento ma alla creazione di servizi a valore aggiunto per incrementare la user experience con i beneficiari aprendo così la strada a nuovi servizi/contenuti”.

 

La user experience

I vantaggi per il dipendente sono molteplici: sfruttare il mobile come strumento di networking. Diventa perciò possibile la ricerca di locali che accettano il pagamento di Ticket Restaurant, la segmentazione per tipologia di esercenti; la creazione di una community del ‘popolo del mezzogiorno’ che può usufruire di una serie di funzioni come la segnalazione dei locali preferiti e l’invito a pranzo dei colleghi. In questo modo si facilita il contatto diretto fra utente e ristoratore, che può veicolare iniziative di marketing e sconti. Diventa inoltre possibile accedere al programma ‘Pausa Mediterranea’, lanciato questa primavera da Edenred per promuovere una corretta e sana alimentazione attraverso consigli mirati e a carattere scientifico che educano a una nutrizione equilibrata. Questi sono solo alcuni esempi di come si può arricchire l’atto di pagamento con un bouquet di servizi legati all’universo del Ticket Restaurant ma che sfruttano appieno le potenzialità del mobile. Si amplia così la relazione con l’utente: il mobile permette di avere un dialogo e di creare valore per il lavoratore. La direzione risorse umane e i dipendenti devono essere accompagnati in un processo di cambiamento, un vero e proprio change management: l’introduzione della tecnologia con un servizio come il Ticket Restaurant lo arricchisce di nuove funzionalità fruibili dalla totalità dei dipendenti.

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