risorsa, sviluppo, talent management, talento
Sorrido sempre di più nel sentire parlare di Talent management oggi. Credo che in generale, la cultura e l’evoluzione delle aziende di questi ultimi anni contrasti di fatto con la sanissima idea di attrarre, sviluppare, motivare e preservare persone di talento. Specie nell’ambito di aziende multinazionali sono annunciate aggressive ‘politiche’ di Talent management che nella realtà sono rese meno concrete e talvolta anacronistiche, poiché il mondo delle risorse umane (e non solo) non ha più nulla a che fare con logiche del passato. C’è pertanto il rischio che i piani e le prospettive di sviluppo individuale o tecnocratici strumenti di valutazione del potenziale rimangano solo appunti nel nostro portale di gestione HR o, peggio ancora, su documenti cartacei di cui ti chiedi cosa farne quando il nostro talento ci ha lasciati. Leggi tutto >
assessment, capitale umano, change management, coaching, comportamenti, formazione, miglioramento continuo, risorse umane, sviluppo, talento
Di Ergon Master Team Network
Le organizzazioni sono sempre più attente a valorizzare il capitale umano, consapevoli che la
capacità delle persone di affrontare i cambiamenti con flessibilità e disponibilità a mettersi in gioco, a sviluppare nuove competenze e ad affrontare nuove sfide è la leva principale per mantenere il successo nel tempo. Per questo è sempre più importante conoscere il patrimonio a disposizione, in termini di potenzialità e propensione a crescere in linea con le esigenze strategiche dell’organizzazione. È necessario individuare i propri talenti, dando maggior visibilità alle loro caratteristiche professionali e personali, per pianificare e realizzare interventi di sviluppo coerenti con le esigenze aziendali e con le motivazioni personali.
Nel tempo le metodologie e i processi di valutazione delle potenzialità di sviluppo si sono evoluti, per rispondere ai diversi bisogni dell’organizzazione e alle finalità della valutazione, di selezione, formazione o pianificazione organizzativa.
Anche i processi sono cambiati, soprattutto per garantire il coinvolgimento di tutte le persone interessate. Si dedica sempre più attenzione alla comunicazione preliminare, per sensibilizzare le persone e motivarle rispetto a scelte che avranno un forte impatto sulla loro vita organizzativa. Leggi tutto >
Adecco, Global Talent Competitiveness, talento
Secondo il Global Talent Competitiveness Index (GTCI) 2015-16, uno studio annuale fondato sulla ricerca condotta da Adecco Group, HCLI (Human Capital Leadership Institute di Singapore) e Insead, Istituto di direzione aziendale internazionale, che quest’anno indagava la ‘Capacità di attirare i talenti e mobilità internazionale’ l’Italia, in questaspeciale classifica si colloca al 41° posto su 109 nazioni.
Secondo l’indagine, il nostro Paese vanta alti standard dal punto di vista della capacità di sviluppare e formare talenti e le loro competenze professionali, ma non risulta sugli stessi livelli per quanto riguarda la capacità di attrarre nuovi talenti e professionisti.
Ovviamente i primi in classifica sono le destinazioni più ambite dai professionisti altamente qualificati. Svizzera, Singapore e Lussemburgo si sono confermati i primi tre Paesi, come nella precedente edizione. Seguono, in ordine, Stati Uniti, Danimarca, Svezia, Regno Unito, Norvegia, Canada e Finlandia.
L’Amministratore Delegato di Adecco Italia, Andrea Malacrida, si è detto però fiducioso che anche nel nostro Paese si possano costruire forme di attrazione per i migliori talenti. “L’alternanza generazionale può essere un primo passo verso questo obiettivo, così come buone prospettive di miglioramento possono derivare dai percorsi di alternanza scuola-lavoro – ha sottolineato –. È inoltre necessario guardare alla mobilità internazionale anche come occasione per i talenti di raggiungere le proprie ambizioni. È importante che chi ha maturato esperienze di lavoro all’estero, però, possa rientrare nel nostro Paese e possa avere la possibilità di valorizzare le proprie competenze”.
I Paesi classificati nella top 10 hanno dimostrato una chiara apertura in termini di mobilità dei talenti e, inoltre, circa il 25% delle rispettive popolazioni di Svizzera e Lussemburgo è nato all’estero; la percentuale sale al 43% a Singapore. La proporzione è significativa anche negli Stati Uniti (quarto posto), Canada (9), Nuova Zelanda (11), Austria (15) e Irlanda (16).
www.adecco.it Leggi tutto >
ABB, Alberto Gabbai, alessandro ramazza, Attilio MAria Navarra, Attilio Orelli, Beatrice Calorosi, BOEHRINGER INGELHEIM, Cezanne HR, Chiara Lupi, Claudio Erba, convivio, direzione Hr, Docebo, Easyway, eLearning, Elena Caffarena, emanuela bertagna, engagement, esselunga, Este Edizioni, Eu-tròpia, Ezio Passacantilli, Francesco Varanini, Gian Paolo Naef, Gianfranco Dioguardi, Giovanni Quaglia, Informaazione, internazionalizzazione, Italiana Costruzioni, Magneti Marelli, Marco Bossi, marco rossi, Mariacristina Gribaudi, milano, NH Hoteles, Notker Wolf, obiettivo lavoro, Od&m Consulting, outplacement, Paolo Braguzzi, performance, Persone&Conoscenze, Philip Vanhoutte, Plantronics, Praxi, risorse umane, Rosanna Gallo, Runu, Sergio Dompè, Silvio Salviola, Simonetta Cavasin, smarter working, talent management, Talentia Software, talento, Tesisquare
26 marzo, Milano: si apre con il Convivio il ciclo di eventi ‘Risorse Umane Non Umane’, organizzato dalla casa editrice Este e dalla rivista Persone & Conoscenze, che quest’anno festeggia i dieci anni di vita. Un’intera giornata in compagnia di imprenditori, manager, uomini di cultura e naturalmente direttori del personale, con l’intenzione di creare occasioni di riflessione per chi, in azienda, si occupa di persone. Leggi tutto >