Tag: motivazione

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Quanto sono felici sul lavoro i tuoi collaboratori? Sei circondato da una squadra di facce sorridenti o c’è sempre una nuvoletta nera che incombe sul team?
In un recente articolo, BizNews elenca le sette aziende “più felici” della Silicon Valley e offre alcuni preziosi spunti su che cosa rende un ambiente di lavoro veramente “appagante”. ‘Leadership riconosciuta e competente’, ‘provare orgoglio per il prodotto del proprio lavoro’ e un ‘buon equilibrio tra lavoro e vita privata’ sono fra le ragioni più citate, ma anche ‘lavorare con persone sveglie’ e ‘cibo gratis’ emergono come molto rilevanti. Entra a pieno diritto nella top list anche lavorare in ‘un team dinamico e in buona salute’. Leggi tutto >

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di Giancarlo de Crescenzo 

In un contesto nel quale è difficile trovare certezze, salvaguardare la fabbrica, la produzione e il lavoro diventa un’impresa difficile. La fabbrica altro non è se non le persone che ci lavorano e che tengono tutto insieme. Passata l’epoca in cui l’attenzione si poteva concentrare sulle politiche di compensation e rewarding, oggi le persone si sentono fortunate se possono far parte di un progetto, se possono sentirsi parte di una squadra. Stare ‘dentro’ la fabbrica significa oggi poter affrontare con dignità il proprio presente. Gli interessi individuali lasciano spazio agli interessi collettivi ed è compito del responsabile del personale creare quel legame forte tra le persone e l’azienda. Un legame che si traduce in possibilità per l’azienda di poter contare su persone motivate a far crescere l’azienda e disposte a impegnarsi per costruire insieme un futuro. Leggi tutto >

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di Luigi Adamuccio*

Le teorie organizzative sono andate evolvendo verso un maggiore riconoscimento del ruolo svolto dalle persone nel sistema aziendale. I nuovi modelli richiedono maggiore responsabilizzazione e coinvolgimento dei collaboratori, soprattutto di quelli più motivati e competenti, con un top management in grado di supportarli e guidarli, nonché di definire e perseguire veri valori etici. Cominciano ad emergere aziende che considerano le proprie persone chiave come un capitale composto da conoscenze e capacità da tutelare e sviluppare, convinte che solo così possono superare la fase recessiva e garantirsi il successo in un mercato sempre più competitivo. Dopo aver scommesso e investito, come era giusto, molto in tecnologia e spinto oltre misura affinché la finanza si ritagliasse in azienda un ruolo sempre più importante, analizzando le conseguenze della crisi di questi ultimi quattro-cinque anni, ci si sta rendendo gradualmente conto come l’elemento fondamentale delle organizzazioni del futuro, su cui occorre puntare, è rappresentato dalla professionalità e dalla motivazione. Il lavoro, in team o per processi o per progetti, in aziende piccole o medie o grandi, comporta necessariamente la disponibilità, ancorché con modalità gestionali diverse, di risorse umane motivate, valorizzate e coinvolte. Leggi tutto >

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Armi e Bagaglio – di Livio Macchioro –

Benessere organizzativo nel lavoro – Una definizione

“Per ‘benessere organizzativo’ (vale anche il corrispondente inglese ‘wellness’, ndr) si indicano tutte le misure volte a promuovere e tutelare il benessere fisico, sociale e psicologico di tutti i lavoratori. Numerosi elementi concorrono al raggiungimento del benessere organizzativo: progresso di carriera, autonomia, responsabilità, riconoscimenti, soddisfazione; cooperazione, flessibilità, mobilità, sicurezza, fiducia. I cambiamenti organizzativi e il clima di competizione sono spesso cause scatenanti di conflitti di ruolo, cattiva gestione risorse umane e non, insoddisfazione e demotivazione personale. Fondamentale è l’impegno da parte non solo dei singoli lavoratori ma soprattutto dell’organizzazione aziendale di prevenire tali disagi e contrasti. Dare una definizione precisa di benessere lavorativo non è così semplice. Esso risulta essere combinazione di più elementi […] al fine di conseguire un comune obbiettivo di crescita e produttività. I fattori che contribuiscono a minare la condizione di benessere negli ambienti e luoghi di lavoro sono principalmente la mancanza di organizzazione e programmazione del lavoro, la fatica, ritmi veloci, l’incertezza relativa al ruolo da svolgere, la mancanza di controllo del proprio lavoro, le richieste superiori alle proprie capacità, la cattiva strutturazione e vivibilità dei luoghi di lavoro; relazioni e comunicazione interpersonale, fattori di igiene del lavoro. La mancata realizzazione di una buona cooperazione tra singolo e organizzazione lavorativa può comportare numerosi problemi per entrambe le parti, di carattere economico e di carattere psicosomatico”. (Fonte Wikipedia). Leggi tutto >

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