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Di Lauro Venturi
A fine anno lascio l’organizzazione nella quale ho lavorato per 34 anni. Organizzazione e non azienda, tanto meno ‘ditta’ perché da quando sono entrato l’ho sempre sentita anche mia. Ho fatto carriera in questa organizzazione, che mi ha sempre proposto occasioni e sfide straordinarie, tanti mestieri tanto diversi tra loro. Le ragioni di questo addio sono molteplici e concrete, ma ho troppo rispetto per me e per la mia (mai ‘ex’) organizzazione per banalizzarle in alcune righe. Leggi tutto >
l'educazione sentimentale del manager, Lauro Venturi, ne vale la pena, relazioni industriali
Di Lauro Venturi
A fine anno concludo un’esperienza professionale molto importante.
A ottobre 2010 venni nominato commissario straordinario di CNA Milano Monza e Brianza, che versava in unagravissima situazione.
Poiché penso che CNA sia conosciuta in misura inferiore alla sua reale consistenza, segnalo solamente tre dati: 670.000imprenditori associati, poco meno di 10.000 dipendenti e 128 sedi in tutta Italia. Leggi tutto >
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Libro – di Lauro Venturi –
La storia che Lauro Venturi ci racconta in Romanzo reale è un affresco dell’Italia di oggi, quella della crisi economica. E forse di quella di domani. Con tutte le sue contraddizioni e sfaccettature, con gli egoismi e le ingiustizie che sembrano sempre prevalere e i piccoli eroismi quotidiani di chi lavora e fatica ad arrivare alla fine del mese.
C’è qui l’Italia, ma anche l’“altra Italia”, troppo spesso invisibile e sottaciuta. Il paese dei furbi, dei cinici, dei super ricchi, degli arrampicatori e quello del popolo, della “gente comune”, del mondo del lavoro e delle professioni, della resistenza morale di chi trova semplicemente naturale vivere secondo valori e principi di onestà e rettitudine. C’è qui l’Italia dei faccendieri e quella del volontariato. C’è l’Italia di Enrico e quella di Libero, quella di Samantha e quella di Sara, i personaggi del romanzo che rappresentano mondi che convivono quasi senza sfiorarsi. Inutile dire che Venturi sceglie di stare dalla parte dei vinti, dei sommersi, degli umiliati e offesi, ma soprattutto dei giusti. Leggi tutto >