Tag: donne manager

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di Luisa Pogliana

Le donne in azienda hanno affermato differenti modi di essere manager, che portano a proposte innovative su molti aspetti della vita aziendale. Eppure, a fronte di tutto questo, c’è una difficoltà diffusa: il rapporto con il potere. Che cosa motiva questa resistenza? Rispetto a un potere maschile fondato su dominio e controllo, al quale si sentono estranee, le donne esprimono un’altra concezione del potere. Esprimono una cultura di governo, un diverso modo di governare le aziende. Leggi tutto >

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I lavoratori italiani promuovono i dirigenti donna, secondo i risultati della ricerca Randstad WorkMonitor sulla parità di genere nella leadership. Per sette lavoratori italiani su dieci le donne sono più adatte degli uomini nel ruolo di dirigente d’azienda, per otto su dieci l’apporto femminile è indispensabile per costruire un team di lavoro di qualità. Ma il 69% denuncia per le donne maggiori difficoltà rispetto agli uomini nell’accedere a posizioni di comando e solo il 41% ritiene che nella propria azienda siano esortate ad ambire a posizioni di leadership. E così la maggioranza degli italiani si dice favorevole a delegare alla legge l’obiettivo di una presenza femminile in azienda. È quanto emerge dall’indagine sul mondo del lavoro condotta da Randstad nel primo trimestre 2013 in 32 Paesi di quattro diversi continenti. La ricerca fa emergere in Italia la consapevolezza dei lavoratori circa l’arretratezza del mercato del lavoro su questo tema. Gli italiani, se da un lato evidenziano gli ostacoli delle donne nel raggiungere posizioni dirigenziali, dall’altro giudicano la componente femminile maggiormente adatta rispetto a quella maschile a posizioni di leadership nella propria organizzazione. E così si dicono disponibili alle ‘quote rosa’ per consentire alle donne di superare il tetto di cristallo. Opinioni condivise da entrambi i generi, anche se le lavoratrici −più preparate alla leadership di quanto le giudichino i colleghi i maschi− appaiono scoraggiate nella battaglia per l’emancipazione professionale, in cui a problemi storico- culturali si aggiungono gli ostacoli della crisi economica. Ecco i risultati. In Italia i lavoratori giudicano le donne più adatte degli uomini al ruolo di dirigente d’azienda, con una percentuale (41% contro il 34%) superiore sia alla media europea che a quella dei 32 Paesi oggetto di indagine. I lavoratori italiani dichiarano anche di preferire le donne in posizioni apicali nell’organizzazione dal punto di vista personale, a differenza di quanto accade nel resto del mondo, dove viene preferita la leadership maschile. Leggi tutto >

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Intervista a Chiara Pesatori

A cura di Chiara Lupi

L’ufficio con pianta e ampia scrivania è un retaggio del passato. Partiamo da questa considerazione per approfondire cosa possono fare le aziende per agevolare le carriere delle donne. Consentire alle proprie risorse, indipendentemente dal genere, di organizzare il lavoro da remoto è già un passo avanti notevole. Un’opportunità per tutti per organizzare al meglio il proprio lavoro e per le donne per conciliare la propria attività con l’essere mogli e madri. Certo, ci sono aziende che con più facilità possono permettersi di sperimentare nuove modalità di lavoro e Dell –di cui ci parla in questo articolo Chiara Pesatori, EMEA Education Marketing Manager– è una di queste. È anche vero però che ogni contesto dovrebbe interrogarsi sull’opportunità di prendere in considerazione modalità organizzative meno legate a schemi del passato. Per agevolare certo le carriere delle donne che vogliono diventare madri, ma anche per migliorare la qualità della vita di tutti. Donne e uomini. Leggi tutto >

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