Tag: Convivio 2015

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Martina Galbiati

Ricordo di un professore al liceo che insegnava letteratura italiana in un’altra sezione e ogni tanto capitava nella mia classe per qualche supplenza. Zumbo, così si chiamava di cognome, era un gran lettore, il suo innamoramento per la letteratura trasudava da tutti i pori. Gli piaceva in particolare quella malinconica, arrovellante e struggente: i crepuscolari, gli scapigliati.

Nelle ore di supplenza lui si dedicava a quello che più gli piaceva: ci raccontava che cos’era la letteratura. Ci ipnotizzava con la sua voce morbida ma scandita quel tanto che basta per mantenere l’attenzione su di sé. Diceva, sicuramente parafrasando qualcuno venuto prima di lui, che noi iniziamo a esistere quando qualcuno ci racconta. Ed è vero. Il 29 marzo è morta mia nonna e il fatto di non averla più fisicamente qui mi ha fatto riflettere molto sul rapporto fra racconti, ricordi ed esistenza. Nei primi giorni senza di lei mi sono sentita come se avessero portato via un pezzo di me stessa, la custode di un vissuto, di tanti racconti, di tante cose che lei sapeva e che erano rimaste solo sue. Come se io e la mia famiglia avessimo perso la guardiana della nostra storia. Una telefonata durante la quale la linea cade all’improvviso e io rimango sola ad ascoltare il silenzio, in attesa. Leggi tutto >

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