|news| ICF Italia presenta il palinsesto eventi, in assonanza con EXPO 2015

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Presentato agli associati il programma di attività per il 2015 con l’obiettivo primario di nutrire il pianeta attraverso il coaching in piena condivisione con il claim di EXPO 2015. ICF Italia intende affermare quest’anno il suo ruolo come punto di riferimento per il settore e per gli associati, potenziando i suoi servizi e aprendo a una maggiore partecipazione attiva.

Claudia Crescenzi, Presidente ICF Italia, la più grande associazione professionale no-profit al mondo di coach, ha condiviso con gli associati in una video conferenza di apertura, gli obiettivi dell’associazione e il palinsesto di attività previste per il 2015. Al centro l’orientamento alla formazione di una capillare cultura del coaching, nutrimento per la mente ed elemento trainante presente anche nel titolo della conferenza nazionale in programma per il prossimo 9 e 10 aprile dal titolo Il Coaching cibo per la mente: a tavola con i Coach ICF.

L’incontro, il cui tema è collegato a EXPO2015, ha come obiettivo portare un contributo al cambiamento e migliorare il benessere collettivo sul lavoro, a scuola e in ogni situazione di vita quotidiana. Nutrimento, italianità, sostenibilità e crescita ecologica, parole chiave del 2015: concetti che partono dai valori fondanti di ICF Italia, si esprimono nell’unicità dell’essere associazione italiana ma anche internazionale, e facilitano processi di osmosi che espandono il senso del coaching, raggiungendo tutti i pubblici di riferimento e filtrano le azioni attraverso l’eticità dell’essere coach ICF con le sue specifiche competenze. Oltre a molte opportunità di formazione, gli eventi più significativi del 2015 includono anche: la Conferenza ICF, il 9 e 10 aprile, l’International Coaching Week dal 18 al 24 maggio, il Workshop per Coach, un incontro tra coach il 19 giugno, e la due giorni Coaching EXPO il 22 e 23 ottobre.

Claudia Crescenzi, presidente ICF Italia“Opereremo su due fronti: quello interno, attraverso il coinvolgimento dei soci con varie modalità sia di formazione sia di informazione, e quello esterno, attraverso la comunicazione, il networking e la ricerca di sinergie con enti, istituzioni e associazioni a noi affini”, afferma Claudia Crescenzi, Presidente 2015 ICF Italia, rispondendo a qualche domanda.

Da dove nasce l’idea di condivisione dei claim di EXPO 2015?

“Una delle articolazioni fondamentali della strategia di ICF Italia consiste nel rafforzare e ampliare la conoscenza del brand ICF e del coaching che a esso fa riferimento. In questa cornice, EXPO ci è venuto incontro quasi spontaneamente: grande visibilità, afflusso di moltissime persone, coinvolgimento tanto dell’economia quanto della società, e forti richiami valoriali basati sul concetto di nutrimento. Mentre l’esposizione internazionale pensa al nutrimento ‘materiale’ il coaching si presenta come nutrimento dell’essere delle persone. La condivisione si è manifestata da sé”.

Cosa accomuna, in termini di valori e attività collegate, i temi proposti da ICF e quelli di EXPO?

“Energia, sostenibilità, nutrimento, italianità, condivisione, connessione: questa può essere una sintesi. EXPO si propone come un evento che mette in connessione i diversi popoli del mondo per condividerne le testimonianze e valorizzarne il contributo al nutrimento e alla crescita dell’umanità in modo ecologico, cioè nel rispetto degli equilibri e delle specificità ambientali. La Conferenza ICF vuole essere un evento d’interconnessione tra le realtà italiane che possono nutrire il Paese. La sostenibilità −l’ecologia ambientale, sociale, economica− si costruisce lungo tutto il cammino della vita con un impegno continuo e trasversale: per questo la Conferenza ICF ospiterà la scuola, che si occupa degli anni giovanili, le aziende, con la crescita delle persone che vi lavorano in età adulta, e le istituzioni, dalle quali dipende il nostro ambiente sociale. Saranno tutti relatori italiani o che lavorano in aziende italiane, persone che hanno concretamente portato nutrimento al Paese: metteranno in comune i loro ingredienti e le loro ricette per il successo sostenibile”.

Quali attività-eventi-incontri reputa più significativi e perché?

“In realtà ogni singolo evento è un capitolo di un’unica storia: quella che racconta il coaching come nutrimento della mente per uno sviluppo sostenibile ed ecologico. Nella conferenza i relatori non saranno coach, ma avranno conversazioni con Master Certified Coach, quindi con l’eccellenza del coaching italiano: il coaching sarà praticato direttamente durante l’evento. La Coaching Week è un evento internazionale: in tutto il mondo i coach ICF diffonderanno il coaching attraverso eventi gratuiti distribuiti su tutto il territorio, come sessioni di prova, work- shop, conferenze. L’evento di giugno, dal titolo Workshop per Coach: i coach s’incontrano sarà caratterizzato da contenuti altamente tecnici, per addetti ai lavori. Infine il Coaching EXPO chiuderà il palinsesto con un appuntamento decisamente commerciale, dedicato all’incontro tra domanda e offerta in un mercato in crescita come testimonia il +10% degli associati tra ottobre 2013 e ottobre 2014”.

Quale il suo obiettivo in qualità di presidente ICF per il 2015?

“L’obiettivo è duplice. Un focus è verso l’esterno, con l’intenzione di portare ICF Italia a essere un soggetto autorevole riconosciuto a livello economico e sociale globale, non solo dentro i confini delle attività di coaching e attigue come ad esempio formazione o consulenza; vogliamo inoltre promuovere alleanze strategiche con altre associazioni su tematiche di ampio respiro. L’altro focus si pone all’interno di ICF Italia: vogliamo che l’associazione appartenga veramente agli associati, che dia loro visibilità e servizi differenziati in funzione delle diverse seniority presenti nel nostro mondo”.

Quale il suo obiettivo ‘personale’ date le diverse attività professionali a cui lavora contemporaneamente?

“Il coaching è conosciuto come servizio professionale: io credo che sia qualcosa di più, che sia una modalità di relazione capace di portare risultati concreti in qualsiasi contesto. Credo che sia un modo diverso di guardare le persone e di costruire le relazioni tra persone, e possa essere esteso in ogni ambito in cui ci sono persone che operano insieme per lavorare. Contribuire alla diffusione e alla disseminazione nel mondo di questa cultura del coaching è il mio obiettivo personale, quello che mi anima e mi ispira in qualunque ruolo mi capiti di giocare”.

www.icf-italia.org

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