|intervista| Per realizzare il sogno organizzativo…

Intervista ad Alberto Busnelli, Direttore del Personale di BASF per il Sud Europa

Daniela Rimicci

 

Alberto Busnelli, Direttore del Personale di BASF per il Sud Europa

Con un fatturato complessivo di 74 miliardi di euro, un organico di oltre 113mila collaboratori e da 150 anni nel comparto chimico, BASF unisce al successo economico la tutela dell’ambiente e la responsabilità sociale. Attraverso ricerca scientifica e innovazione aiuta i clienti a soddisfare, oggi e in futuro, i bisogni della società. I prodotti e le soluzioni BASF contribuiscono alla salvaguardia delle risorse, ad assicurare un’alimentazione sana e a migliorare la qualità della vita. We create chemistry for a sustainable future è l’obiettivo strategico dell’organizzazione. Con la testimonianza del direttore del personale del Sud Europa, Alberto Busnelli, raccontiamo come questi traguardi organizzativi siano possibili grazie a un HR coinvolto e focalizzato sulla crescita e sulla valorizzazione delle persone.

 

Un’istantanea dell’azienda in questo momento?

La nostra azienda è leader del comparto chimico e, di conseguenza, la nostra attività pervade diversi settori di mercato: petrolchimica, prodotti di performance per la nutrizione, salute, cosmesi, vernici e pigmenti, carta, automotive… Si tratta di materie prime o intermedi che i consumatori finali non acquistano direttamente, ma che sono presenti nei processi di trasformazione e produzione e che si ritrovano, quindi, come ‘ingredienti’ all’interno dei prodotti finiti e dunque nella vita quotidiana. Per rappresentare il valore dell’azienda in termini numerici: nel mondo BASF conta 113mila persone, grazie alle quali il 2014 si è chiuso con un fatturato di 74,3 milioni di euro e una profittabilità di 7,4 milioni di euro. Questi dati sono indicativi di una società protagonista indiscussa, che si avvale di un’organizzazione estremamente strutturata e complessa.

La ‘cura della persona’ oggi è un tema centrale…

In BASF lo è. I risultati si raggiungono grazie al lavoro delle persone, oltre la governance… Abbiamo avviato da diversi anni delle politiche di welfare organizzativo che prevedono lo sviluppo di molte iniziative. Ogni tre anni conduciamo un’analisi di clima che ci permette di intercettare i bisogni delle persone e di implementare progetti e iniziative mirate. Più in generale siamo focalizzati sulla cura della persona e sul suo sviluppo personale e professionale. Di fatto, oggi, ogni processo HR tende a costruire un contesto nel quale le persone possano esprimersi al meglio. Il ‘welfare’ è un modo di essere vicino ai propri dipendenti, ma è anche un esito, un obiettivo da perseguire con attività concrete. È molto importante, in questo senso, saper comunicare in modo chiaro e trasparente le azioni che vengono implementate. Ciò che conta, in definitiva, è il percepito delle persone, al di là del mero budget per una certa attività. La comunicazione interna, infatti, per noi è molto importante. Le iniziative di cui HR si fa promotore sono molte. Vi faccio qualche esempio: abbiamo introdotto il piano di azionariato che offre ai dipendenti la possibilità di acquisto delle azioni del gruppo. Il piano è stato accompagnato da un’attività di comunicazione condotta contemporaneamente nei paesi del Sud Europa che ha riscosso molto successo. Ogni anno promuoviamo in tutte le nostre sedi le campagne per la prevenzione e la promozione della salute. Il tema di quest’anno è l’educazione alimentare e suggerisce alle persone come acquisire o mantenere buone abitudini alimentari per rimanere in salute. Per prima cosa abbiamo portato queste buone abitudini nelle nostre mense. O ancora, per festeggiare i 150 anni di attività di BASF, è stato deciso di erogare a livello globale un bonus per i dipendenti secondo una forma equa di distribuzione, a tutti i livelli e in tutti i Paesi. Mentre per la celebrazione dei 25 anni di anzianità di servizio, ogni dipendente ‘festeggiato’ ha la possibilità di partecipare alla produzione di un filmato, per raccontare ai colleghi la propria vita in azienda, un po’ di se stesso e della propria esperienza: è una forma di riconoscimento molto apprezzato, un modo per valorizzare e dare visibilità all’identità della persona all’interno dell’organizzazione. Sempre nell’ambito del riconoscimento dell’anzianità aziendale, ogni anno, in accordo con il sindacato, l’azienda versa dei contributi aggiuntivi sui fondi pensionistici di categoria. E, ancora, con l’obiettivo di favorire la diffusione di una cultura basata sui risultati e aumentare il senso di responsabilità delle persone, abbiamo avviato un progetto pilota di lavoro flessibile che prevede la possibilità di lavorare da casa dai 4 ai 6 giorni al mese, in presenza di alcune precise condizioni. Un’alternanza moderata tra lavoro in ufficio e lavoro a casa che consente ai dipendenti di bilanciare meglio il tempo tra vita lavorativa e vita privata senza incorrere nel rischio dell’isolamento organizzativo.  L’iniziativa genera anche una maggior fiducia tra persone e azienda, tra i singoli e il loro capo. Conta il risultato: un elemento non direttamente proporzionale alle logiche di presenzialismo.

La sede BASF di Cesano Maderno
La sede BASF di Cesano Maderno

Le sfide della funzione HR sono tante, e forse una…

La figura dello specialista HR, in BASF, è sempre un supporto da un lato, e un promotore e driver dall’altro, delle iniziative e progetti sia internazionali sia locali che creano valore per tutta l’organizzazione. Uno dei nostri focus è, infatti, la connettività mondiale tra le persone: abbiamo avviato di recente un progetto specifico che, grazie a una piattaforma tecnologica, permette alle persone di connettersi ed ‘esserci’ nella vita dell’organizzazione e dei colleghi ovunque nel mondo. Abbiamo energie e competenze diffuse: attivarle tra noi, per noi e per il mondo esterno significa mettere a frutto e generare valore per ogni individuo. Il valore ‘principe’ può essere sintetizzato nel dialogo tra le persone, a livello internazionale e interfunzionale, che permette la messa in gioco e la responsabilizzazione di ogni dipendente. Talent is in everyone, per esempio, è uno dei progetti di sviluppo formativo di BASF: ogni dipendente segue un processo di crescita con il supporto del proprio capo, esponendo i propri desideri di sviluppo delle competenze e di carriera.

Questa è la nostra vera sfida: avere all’interno dell’organizzazione persone contente e con voglia di crescere e aiutarle con tutti gli strumenti e metodologie di cui possiamo disporre.

Si parla delle persone Hr, spesso, come business partner, realizzatori di sogni: qual è la sua idea in merito?

L’HR è soprattutto un facilitatore delle relazioni tra tutti gli attori coinvolti all’in terno e all’esterno dell’organizzazione. L’attività della direzione del personale deve essere improntata al dialogo, allo scambio e allo spirito di servizio nei confronti dell’azienda e delle persone. Solo in questo modo è possibile realizzare il sogno organizzativo. Anche se, preciso, preferisco rimanere ben sveglio e costruire ogni giorno un percorso che guardi avanti. Il tempo del lavoro e il tempo della vita oggi hanno confini molto labili. Cerco di lavorare insieme a tutti i miei collaboratori affinché ognuno possa essere se stesso e possa vivere bene in azienda esattamente come fuori, eliminando le fatiche inutili… sostenendo invece le fatiche sfidanti accettando anche gli errori, affinché si possa migliorare e crescere sempre.

Intervista integrale su P&C 104 giugno, pag. 21

 

www.basf.it

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